Il contropiano dell’Unione Europea: un riflesso inverso della strategia USA-Russia

Rosita Ponti

Novembre 24, 2025

La proposta europea per la pace in Ucraina si articola in un piano composto da 24 punti, presentato nel 2025. Questo piano, sebbene contenga quattro punti in meno rispetto a quello avanzato dall’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si distingue per la sua sostanza e le sue specificità.

Cessate il fuoco e questioni umanitarie

Ben cinque punti del piano europeo sono dedicati al raggiungimento di un cessate il fuoco totale e incondizionato, accompagnato da un monitoraggio delle violazioni, che coinvolgerebbe sia gli Stati Uniti che i paesi europei. Altri tre punti trattano le questioni umanitarie, con particolare attenzione al ritorno dei bambini strappati alle famiglie durante il conflitto, al scambio di prigionieri – che includerebbe anche i civili – e all’organizzazione di incontri tra famiglie divise lungo la linea di contatto.

Sovranità e garanzie di sicurezza

La sezione più complessa del piano, che comprende 12 punti, si concentra sulla sovranità dell’Ucraina e sulle garanzie di sicurezza. Qui emerge la principale differenza rispetto alla proposta americana: viene esclusa la possibilità di una neutralità per l’Ucraina, e si prevede un intervento degli alleati in sua difesa in caso di nuove aggressioni, seguendo il modello dell’articolo 5 della NATO. Inoltre, si rifiuta la richiesta russa di limitare il numero delle truppe ucraine. La decisione sull’accesso dell’Ucraina all’Alleanza Atlantica spetta ai membri della NATO e non a Mosca.

Riconoscimento della realtà sul terreno

Il piano europeo riconosce la realtà attuale sul campo di battaglia, ma a differenza della proposta statunitense, non riconosce ufficialmente la sovranità russa sui territori occupati e non richiede la rinuncia da parte dell’Ucraina alle aree ancora libere del Donbas. Mentre Trump suggeriva una spartizione delle risorse energetiche della centrale di Zaporizhzhia tra Russia e Ucraina, il piano europeo prevede che l’impianto nucleare torni sotto il controllo di Kiev.

Finanziamento della ricostruzione

Infine, per quanto riguarda la ricostruzione dell’Ucraina, se la Russia non dovesse provvedere ai risarcimenti, i fondi necessari saranno reperiti attraverso il congelamento dei beni russi in Europa. Questo approccio mira a garantire che la responsabilità dei danni causati dalla guerra sia assunta da chi ha avviato il conflitto, sostenendo così la ripresa del paese.

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