Un attacco aereo condotto dalle forze israeliane ha colpito la periferia sud di Beirut il 24 novembre 2025, portando alla morte di Haytham Ali Tabatabai, il numero due di Hezbollah. Questo raid ha suscitato una forte condanna da parte del governo libanese, con il presidente Joseph Aoun che ha esortato la comunità internazionale a intervenire per fermare le aggressioni israeliane. A seguito di questo attacco, il ministero della Salute libanese ha confermato il bilancio delle vittime, che include cinque morti e oltre 28 feriti.
Il contesto dell’attacco e la reazione dell’iran
L’attacco aereo israeliano ha avuto luogo nella zona di Haret Hreik, un’area densamente popolata nel sud di Beirut, nota per essere un bastione di Hezbollah. L’Iran ha immediatamente condannato l’operazione, definendola un “vile assassinio” e sottolineando il suo sostegno alla milizia sciita libanese. La dichiarazione del ministero degli Esteri iraniano ha evidenziato l’alleanza tra Teheran e Hezbollah, sottolineando l’importanza della figura di Tabatabai all’interno della Resistenza Islamica libanese.
Hezbollah ha confermato la morte di Tabatabai attraverso un comunicato, esprimendo il proprio dolore e orgoglio per il sacrificio del comandante. La milizia ha descritto l’attacco come un atto di aggressione e ha promesso di continuare a combattere per la difesa del Libano e del suo popolo.
Le conseguenze sul terreno e la posizione di erdogan
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha commentato la situazione, affermando che la Turchia sta valutando la possibilità di inviare forze di sicurezza per partecipare a una missione di stabilizzazione internazionale a Gaza. Tuttavia, Israele ha già dichiarato che non permetterà alla Turchia di far parte di tale operazione. Erdogan ha descritto gli attacchi a Gaza come un genocidio, attribuendo la responsabilità al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Nel contesto di un’escalation crescente, il numero delle vittime in Gaza continua a salire, con rapporti che indicano almeno 24 morti, tra cui diversi bambini, a causa dei bombardamenti israeliani. Le fonti mediche palestinesi hanno confermato che gli attacchi hanno colpito diverse località , inclusa la città di Gaza, Deir-el-Balah e il campo profughi di Nuseirat.
Le reazioni internazionali e la posizione del libano
Il presidente libanese Joseph Aoun ha espresso preoccupazione per l’escalation delle violenze e ha chiesto un intervento deciso da parte della comunità internazionale. Ha sottolineato che l’attacco di Israele rappresenta una chiara mancanza di volontà di fermare le ostilità nella regione e ha invitato le nazioni a prendere posizione contro tale aggressione.
In questo clima di tensione, una delegazione di Hamas si è recata al Cairo per discutere con funzionari egiziani dell’intelligence riguardo all’escalation delle ostilità . L’incontro è previsto per affrontare le modalità di contenimento della crisi e per esplorare le possibilità di una transizione verso una nuova fase del piano di pace proposto dagli Stati Uniti.
Il bilancio delle vittime e la risposta di hezbollah
Il bilancio delle vittime dell’attacco israeliano ha raggiunto cinque morti, secondo quanto riportato dal ministero della Salute libanese. Hezbollah, confermando la morte di Haytham Ali Tabatabai, ha descritto il comandante come un martire per la causa del Libano. La reazione della milizia sciita è stata di denuncia dell’operato israeliano, promettendo di continuare la lotta contro le aggressioni.
Con il conflitto che continua a intensificarsi, la situazione rimane fragile e il rischio di un ulteriore deterioramento delle relazioni tra Libano e Israele è elevato. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, mentre i leader regionali cercano di trovare una soluzione pacifica a una crisi che sembra non avere fine.
