La radioterapia si rivela efficace anche per il trattamento delle malattie cardiache

Veronica Robinson

Novembre 24, 2025

La radioterapia, tradizionalmente utilizzata per il trattamento dei tumori, sta attraversando un periodo di innovazione senza precedenti. Nel 2025, grazie all’emergere di tecnologie avanzate e a un approccio multidisciplinare, questa pratica sta trovando applicazioni anche in ambiti al di fuori dell’oncologia. Tra le aree più promettenti vi è il trattamento delle aritmie sopra-ventricolari, che risultano resistenti ai farmaci o non gestibili tramite procedure convenzionali.

Stefano Pegolizzi, presidente eletto dell’Associazione Italiana Radioterapia e Oncologia Clinica (Airo), ha dichiarato durante il Congresso Nazionale appena concluso che “la radioterapia che cura il cuore non è più una suggestione, ma una realtà clinica in evoluzione”. Questo sviluppo dimostra come la radioterapia possa espandere il proprio raggio d’azione in nuovi settori terapeutici, mantenendo al contempo elevati standard di sicurezza e precisione, e collaborando con altre specialità mediche.

La radioterapia ad alta precisione

Quando i farmaci e le tecniche di ablazione con catetere non producono i risultati desiderati, la radioterapia ad alta precisione, conosciuta anche come Stereotactic Arrhythmia Radioablation (Star) o Radioterapia Ablativa Cardiaca, può offrire una soluzione efficace. Questa metodica prevede la creazione di piccole cicatrici nel tessuto cardiaco responsabile dell’aritmia, silenziandolo senza necessità di incisioni o cateteri. La procedura, che dura mediamente tra i 15 e i 20 minuti, viene eseguita in un’unica seduta e richiede una pianificazione dettagliata, che include l’uso di Tac cardiaca, risonanza magnetica e mappatura elettro-anatomica del cuore.

Il principio alla base di questa tecnica è simile a quello dell’ablazione stereotassica utilizzata in oncologia: si utilizza una dose elevata di radiazioni su un volume ridotto di tessuto, il che induce modifiche nel tessuto cardiaco. Queste modifiche possono portare, nel giro di alcune settimane, alla risoluzione dell’aritmia. Diversi studi clinici condotti in Europa e negli Stati Uniti hanno evidenziato una significativa riduzione degli episodi aritmici e un miglioramento della qualità della vita dei pazienti, senza riportare complicanze gravi nel breve o medio termine.

Innovazioni nel panorama italiano

In Italia, numerosi centri clinici hanno avviato programmi sperimentali e protocolli di ricerca su questa innovativa metodica. Antonella Ciabattoni, segretaria di Airo, ha sottolineato che “non si tratta di sostituire le tecniche tradizionali, ma di offrire un’opzione in più ai pazienti più fragili o senza alternative”. Questo approccio rappresenta un esempio di come la radioterapia possa evolversi, mantenendo sempre al centro l’attenzione sulla persona e sulla qualità della vita.

Il panorama della radioterapia si sta quindi ampliando, aprendo nuove strade per il trattamento di patologie precedentemente considerate al di fuori della sua portata. Con il continuo progresso delle tecnologie e delle metodologie, il futuro della radioterapia potrebbe riservare ulteriori sorprese e opportunità terapeutiche.

×