La violenza nelle relazioni affettive può portare a gesti estremi come il suicidio

Veronica Robinson

Novembre 24, 2025

La violenza nelle relazioni affettive rappresenta un fenomeno allarmante, capace di compromettere gravemente la vita delle vittime, sia a livello psicologico che fisico. Un recente studio dell’Università di Torino, guidato dalla professoressa Georgia Zara, docente di Giurisprudenza e vicepresidente dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte, insieme a Paola Torrioni e Agata Benfante, ha rivelato come questa forma di violenza possa addirittura portare a tragici esiti, come il suicidio. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista internazionale Trauma, Violence & Abuse.

Analisi della violenza da partner intimo

La ricerca ha esaminato la letteratura scientifica internazionale per indagare il rapporto tra la violenza perpetrata da un partner (intimate partner violence) e il rischio di suicidio tra le donne che si trovano in situazioni di crisi. Sono stati analizzati 22 studi condotti in vari Paesi tra il 1995 e il 2023, e i risultati sono chiari: le donne che hanno subito violenza domestica mostrano un rischio significativamente maggiore di sviluppare comportamenti autolesivi, ideazione suicidaria e tentativi di suicidio rispetto alla popolazione generale. La violenza, che può manifestarsi in forme fisiche, psicologiche, sessuali, emotive o economiche, contribuisce a minare l’autostima e la percezione di avere alternative, aumentando la vulnerabilità delle vittime.

Il ruolo dei pronto soccorso nella prevenzione

Uno degli aspetti più significativi emersi dallo studio riguarda il potenziale dei pronto soccorso come luoghi di prevenzione della violenza. Spesso, le donne che tentano il suicidio ricevono assistenza e vengono dimesse senza che venga riconosciuta la violenza che ha portato a tali gesti estremi. Questa mancanza di identificazione le espone a un elevato rischio di ritornare in situazioni pericolose, perpetuando il ciclo della violenza. Secondo i ricercatori, i pronto soccorso possono svolgere un ruolo cruciale nel fornire supporto alle donne e nel riconoscere i segni di violenza, offrendo un’opportunità per intervenire e prevenire ulteriori abusi.

La ricerca mette in evidenza l’importanza di una maggiore consapevolezza e formazione per gli operatori sanitari, affinché possano individuare i segni di violenza e fornire il supporto necessario alle vittime. Solo attraverso un approccio integrato e consapevole si potrà aspirare a interrompere il ciclo della violenza e garantire un futuro più sicuro per le donne in difficoltà.

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