Nigeria: 50 studenti riescono a fuggire, oltre 250 restano prigionieri

Veronica Robinson

Novembre 24, 2025

In Nigeria, la situazione di emergenza legata ai rapimenti continua a preoccupare. Tra gli oltre 315 studenti rapiti venerdì 1° marzo 2025 da una scuola cattolica, 50 studenti sono riusciti a fuggire dai loro aguzzini. La notizia è stata confermata dall’Associazione Cristiana della Nigeria, che ha comunicato che la fuga è avvenuta tra venerdì e sabato. “Abbiamo ricevuto buone notizie: 50 studenti sono fuggiti e hanno ritrovato i loro genitori”, si legge nel comunicato dell’organizzazione.

Attualmente, 251 bambini della primaria, 14 della secondaria e tutti gli insegnanti rimangono ancora prigionieri.

Il rapimento alla scuola cattolica St. Mary

Venerdì 1° marzo, uomini armati hanno assaltato la scuola cattolica mista St. Mary, situata nello Stato del Niger, nell’ovest della Nigeria, rapendo 303 bambini e 12 insegnanti. Questo attacco rappresenta uno dei più gravi episodi di rapimento di massa mai avvenuti nel Paese. Gli studenti rapiti, di età compresa tra gli otto e i 18 anni, costituiscono quasi la metà dei 629 alunni presenti nella scuola. Il governo nigeriano non ha ancora fornito informazioni ufficiali riguardo al numero esatto di studenti e insegnanti coinvolti nel rapimento. Il reverendo Bulus Dauwa Yohanna, presidente della CAN nello Stato del Niger e proprietario della scuola, ha dichiarato: “Sebbene il ritorno di questi 50 bambini ci porti un po’ di sollievo, esorto tutti a continuare a pregare per il salvataggio e il ritorno in sicurezza delle altre vittime”.

Questo drammatico rapimento è avvenuto in un contesto di crescente insicurezza, accentuato da un altro attacco avvenuto lunedì 26 febbraio, quando un gruppo di uomini armati ha rapito 25 ragazze in una scuola superiore nello Stato di Kebbi. La serie di rapimenti ha sollevato forti preoccupazioni riguardo alla sicurezza nel Paese più popoloso dell’Africa.

Il messaggio del Papa e le reazioni internazionali

Ieri, prima dell’Angelus, Papa Leone XIV ha espresso il suo profondo dolore per i tanti ragazzi e ragazze sequestrati e per le loro famiglie angosciate. “È una triste notizia”, ha affermato il Pontefice, denunciando la continua violenza e i rapimenti che colpiscono i cristiani in Nigeria e Camerun. “Rivolgo un accorato appello affinché vengano subito liberati gli ostaggi”, ha aggiunto. Il Papa ha concluso con un auspicio: “Preghiamo perché sempre e ovunque le chiese e le scuole restino luoghi di sicurezza e di speranza”.

A seguito di questi drammatici eventi, molte scuole in Nigeria hanno deciso di chiudere precauzionalmente, aumentando il timore tra la popolazione riguardo alla sicurezza dei luoghi di istruzione.

La liberazione di 38 fedeli in una chiesa pentecostale

Nel frattempo, le forze di sicurezza nigeriane hanno annunciato di aver “messo in salvo” 38 fedeli rapiti martedì 25 febbraio 2025 durante una funzione religiosa nella Christ Apostolic Church di Eruku, nello Stato di Kwara, nell’ovest del Paese. Il presidente Bola Tinubu ha comunicato la liberazione su X. L’assalto ha causato la morte di due persone e ha avuto un impatto profondo su centinaia di migliaia di spettatori che seguivano la funzione in diretta streaming. La situazione di insicurezza continua a destare preoccupazione e richiede un intervento urgente per garantire la sicurezza dei cittadini.

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