Le borse europee mostrano un andamento contrastato dopo una settimana di forte volatilità . A Milano, l’indice ha registrato una perdita del 3% ma oggi si osserva un miglioramento parziale. Francoforte guadagna lo 0,48%, mentre Londra e Parigi rimangono pressoché stabili. In controtendenza, Milano segna un decremento dello 0,94%.
Il calo di Milano è in gran parte attribuibile all’effetto dello stacco dei dividendi, che interessa 17 titoli e provoca una flessione automatica dell’1,14%. Senza considerare i dividendi, l’indice di Milano avrebbe mostrato un lieve incremento.
Le flessioni dei titoli principali
Tra i titoli che subiscono il peso delle cedole, si evidenziano le discese di Intesa Sanpaolo, in calo del 3,51%, seguito da Banco Bpm, Mediobanca, Unicredit, Banca Mediolanum, Poste Italiane, Eni e Terna. Questi titoli, tutti influenzati dal pagamento dei dividendi, mostrano una reazione negativa che incide sul complessivo andamento di Piazza Affari.
Movimenti positivi e vendite strategiche
Al contrario, il titolo Stellantis guadagna il 2,40% grazie a notizie riguardanti una possibile vendita totale della controllata Comau al fondo americano One Equity Partners, già in possesso del 50,1% della società . Anche Campari segna un incremento del 2,35% in seguito a speculazioni su una potenziale vendita di alcuni marchi, tra cui Averna, Braulio e Zedda Piras, che potrebbero rivelarsi strategiche per il gruppo.
Indicatori economici e aspettative di mercato
Nel settore della difesa, Leonardo registra una flessione del 2,02%, mentre la tedesca Rheinmetall segna un calo del 4%. In Germania, l’indice Ifo sulla fiducia delle imprese ha mostrato un abbassamento a 88,1 punti a novembre, rispetto agli 88,4 di ottobre, con le aspettative degli economisti fissate mediamente a 88,5 punti.
Prezzi del gas e politiche monetarie
Le prospettive di pace in Ucraina hanno avuto un impatto significativo sui prezzi del gas, che oggi vengono scambiati ad Amsterdam a 29,31 euro per megawattora, scendendo sotto la soglia dei 30 euro per la prima volta dal maggio 2024. Questa discesa si attesta intorno al 3% nel solo giorno di oggi e quasi il 7% nell’arco di una settimana.
Sotto osservazione è la Federal Reserve, che il 10 dicembre si pronuncerà sui tassi d’interesse. I future su Wall Street mostrano un incremento, in parte grazie alle dichiarazioni di John Williams, membro della Fed, che ha sottolineato come l’inflazione non rappresenti un problema imminente e ha aperto a un possibile taglio dei tassi di un quarto di punto. Queste affermazioni hanno rialzato le probabilità di un abbassamento dei tassi, che erano scese al 30%, riportandole ora al 75%, secondo le proiezioni basate sui prezzi dei derivati sui titoli di Stato.
Rendimento dei titoli di Stato italiani
Infine, sul fronte dei titoli di Stato, il rendimento dei Btp ha registrato un calo di 2 punti base, in seguito alla promozione del debito italiano da parte di Moody’s avvenuta venerdì scorso, la prima in 23 anni. Questo evento ha suscitato un certo ottimismo tra gli investitori, contribuendo a una maggiore stabilità nel mercato dei titoli di Stato italiani.
