Reparto di chirurgia privo di riscaldamento all’ospedale della Spezia

Veronica Robinson

Novembre 24, 2025

Il reparto di chirurgia dell’Ospedale Sant’Andrea di La Spezia si trova in una situazione critica a causa dell’impossibilità di utilizzare il sistema di riscaldamento. Questa condizione costringe sia i pazienti che il personale a lavorare e a trascorrere le giornate in ambienti freddi, una situazione considerata inaccettabile dalla CGIL della Spezia.

I rappresentanti sindacali, tra cui il segretario provinciale Luca Comiti e la segretaria della funzione pubblica Marzia Ilari, hanno espresso la loro indignazione. “È inaccettabile che le persone ricoverate, spesso vulnerabili e già provate dalla malattia, debbano affrontare un disagio simile. Allo stesso modo, non è concepibile che il personale sanitario debba lavorare in tali condizioni, compromettendo la dignità del lavoro e la qualità dell’assistenza”, hanno dichiarato.

Critiche all’asl 5

La CGIL ha puntato il dito contro l’ASL 5, sottolineando l’urgenza di una risoluzione della problematica. “È fondamentale che si intervenga immediatamente per ripristinare condizioni ambientali adeguate. Ci troviamo di fronte all’ennesima conferma del deterioramento delle strutture sanitarie spezzine, risultato di anni di mancati investimenti e decisioni inadeguate”, hanno aggiunto i rappresentanti sindacali.

Secondo il sindacato, è necessario un piano straordinario che preveda interventi di manutenzione, messa in sicurezza e rilancio della sanità pubblica. L’attuale situazione non solo influisce negativamente sul benessere dei pazienti, ma ha anche ripercussioni sul morale e sulla motivazione del personale medico e paramedico, già sotto pressione a causa di carichi di lavoro elevati e risorse limitate.

La questione sanitaria a La Spezia

La questione del riscaldamento dell’Ospedale Sant’Andrea è solo un aspetto di un problema più ampio che affligge il sistema sanitario di La Spezia. Le strutture sanitarie locali, secondo la CGIL, versano in uno stato di degrado preoccupante, con attrezzature obsolete e infrastrutture inadeguate. Questo scenario mette a rischio non solo la qualità delle cure fornite, ma anche la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari.

La CGIL ha quindi esortato le autorità competenti a prendere provvedimenti immediati per affrontare le carenze strutturali e garantire un’assistenza sanitaria dignitosa per tutti i cittadini. La situazione attuale è un chiaro segnale della necessità di un cambiamento radicale nella gestione e nel finanziamento della sanità pubblica, per garantire che le strutture siano in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze della popolazione.

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