Oggi, 20 gennaio 2025, gli Stati Uniti e l’Ucraina si apprestano a riprendere i colloqui per definire un piano che possa porre fine alla guerra di aggressione russa. Dopo le discussioni tenutesi domenica a Ginevra, entrambe le delegazioni hanno concordato di rivedere una proposta precedente, ritenuta eccessivamente favorevole a Mosca. In un comunicato congiunto, le due parti hanno annunciato di aver elaborato un “nuovo piano di pace”, pur senza fornire dettagli specifici.
Il ruolo della Casa Bianca e la posizione ucraina
La Casa Bianca ha emesso una dichiarazione in cui si sottolinea che la delegazione ucraina ha evidenziato come la bozza del documento “riflette i suoi interessi nazionali” e affronta “i suoi requisiti strategici chiave”. Rustem Umyerov, membro della delegazione ucraina e già ministro della Difesa, ha affermato che la versione attuale del documento, sebbene ancora in fase di approvazione, rappresenta già la maggior parte delle priorità fondamentali per l’Ucraina.
Incontro dei leader europei a Luanda
Oggi alle 10:30, i capi di Stato e di governo dell’Unione Europea si riuniranno per discutere questioni relative all’Ucraina. L’incontro avverrà a margine del vertice UE-Unione Africana a Luanda, capitale dell’Angola, come comunicato da un portavoce del Presidente del Consiglio dell’UE, Antonio Costa. I leader che non potranno partecipare di persona sono stati invitati a unirsi tramite videoconferenza.
Pressioni da Washington e scadenze per Kiev
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, continua a esercitare pressioni sull’Ucraina affinché accetti un accordo. Durante un’intervista di domenica, ha affermato che l’Ucraina non ha mostrato “alcuna gratitudine” per il supporto americano nella guerra. Tuttavia, i rappresentanti ucraini hanno fatto notare la loro riconoscenza per il sostegno ricevuto. Trump ha fissato una scadenza per giovedì, invitando il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ad accettare il piano di pace.
Prospettive per un accordo e colloqui futuri
Marco Rubio, Segretario di Stato americano e guida della delegazione statunitense ai colloqui, ha fatto sapere che la scadenza potrebbe non essere definitiva. Zelenskyy potrebbe recarsi negli Stati Uniti già questa settimana per discutere i dettagli più delicati del piano con Trump. Rubio, in viaggio di ritorno a Washington dopo i colloqui a Ginevra, ha espresso ottimismo riguardo a una versione riveduta del piano, menzionando “enormi progressi” e affermando che le questioni rimanenti non sono insormontabili.
Le reazioni europee e le proposte alternative
Secondo quanto riportato, Rubio ha rassicurato i leader europei sul fatto che le questioni legate all’Europa e alla NATO saranno trattate separatamente e che gli alleati verranno consultati. L’accordo finale dovrà essere approvato sia da Trump che da Zelenskyy, con la Russia chiamata anch’essa a dare il proprio consenso.
La proposta iniziale di 28 punti presentata dagli Stati Uniti la scorsa settimana richiedeva all’Ucraina di cedere territorio, accettare limitazioni al proprio apparato militare e rinunciare alle aspirazioni di adesione alla NATO. Tali condizioni sono state percepite da molti ucraini come una resa dopo quasi quattro anni di conflitto, il più sanguinoso in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale. Gli alleati europei, non coinvolti nella stesura della proposta originale, hanno presentato una controproposta che prevede una riduzione delle concessioni territoriali e una garanzia di sicurezza statunitense per l’Ucraina in caso di attacco.
