A Luanda, capitale dell’Angola, si svolge oggi un incontro cruciale tra l’Unione Europea e l’Unione Africana. Questo summit, che segna il settimo incontro di questo tipo, rappresenta anche il 25° anniversario delle relazioni tra le due organizzazioni. La riunione avviene in un contesto globale complesso, dove l’Africa si trova al centro di una competizione geopolitica tra potenze come Stati Uniti, Cina e Russia. Nonostante l’attenzione mediatica sia rivolta al vertice dei leader europei sul piano di pace per l’Ucraina, i temi trattati a Luanda rivestono un’importanza cruciale per le relazioni tra i due continenti.
Il vertice di Luanda: una nuova era di cooperazione
Il vertice di Luanda si propone di affrontare questioni fondamentali come i cambiamenti climatici, la migrazione irregolare e la sicurezza. I leader europei, tra cui il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, hanno evidenziato la necessità di una cooperazione multipolare per affrontare le sfide globali. “Insieme, l’Africa e l’Europa possono indicare la strada”, hanno dichiarato, sottolineando l’importanza di rafforzare i legami commerciali e culturali.
Durante il vertice, von der Leyen ha ricordato che l’Europa è il principale partner commerciale dell’Africa, con scambi di beni e servizi che hanno raggiunto i 467 miliardi di euro nel 2023. Tuttavia, la concorrenza con la Cina e il risentimento verso il passato coloniale europeo hanno complicato le relazioni. I leader discuteranno anche strategie per affrontare i flussi migratori verso l’Europa e per dare maggiore voce all’Africa nelle istituzioni di governance globale, come l’ONU e la Banca Mondiale.
Le sfide della sicurezza e della cooperazione commerciale
Uno dei principali argomenti trattati sarà la sicurezza, con i capi di Stato e di governo che esploreranno come frenare i flussi migratori e migliorare la stabilità nel continente africano. L’Unione Europea intende offrire supporto per sviluppare il commercio intracontinentale, che attualmente rappresenta solo il 15% del totale. Questo è particolarmente rilevante in un contesto di dazi doganali imposti dagli Stati Uniti.
Inoltre, l’UE si propone di garantire l’approvvigionamento dei minerali strategici necessari per la transizione ecologica, cercando di ridurre la dipendenza dalla Cina per le terre rare. La cooperazione commerciale è quindi un elemento chiave, con l’obiettivo di rafforzare le relazioni economiche e promuovere uno sviluppo sostenibile.
Il ruolo dell’Italia nel rafforzamento delle relazioni
Per l’Italia, il vertice rappresenta un’opportunità per riaffermare il proprio impegno verso un modello di cooperazione equa con le nazioni africane. La premier Giorgia Meloni, arrivata a Luanda dopo aver partecipato al G20 in Sudafrica, sottolinea l’importanza di lavorare su progetti concreti per sostenere lo <strong sviluppo infrastrutturale del continente. Questo approccio è in linea con il Piano Mattei e il Global Gateway, un’agenda di investimenti da 150 miliardi di euro.
Le discussioni avvenute a Roma il 20 giugno tra Meloni, von der Leyen e il presidente della Commissione dell’UA, Mahmoud Ali Youssouf, hanno posto le basi per un dialogo costante e collaborativo. L’Italia si impegna a contribuire alla stabilità e alla sicurezza in Africa, partecipando attivamente a missioni e operazioni civili e militari. Questo impegno si affianca agli investimenti promossi dal Piano Mattei e dal Global Gateway, con la consapevolezza che senza sicurezza non è possibile promuovere una crescita sostenibile e condivisa nel continente.
