Un altro predicatore d’odio, considerato pericoloso e legato ad Hamas, è stato espulso dal territorio italiano. È quanto comunicato dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dal Sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, che hanno sottolineato l’importanza di stabilire regole rigorose per le comunità islamiche presenti nel paese. Questa azione fa parte di un piano più ampio per contrastare l’estremismo e garantire la sicurezza nazionale.
Le dichiarazioni di Anna Maria Cisint
Il 10 marzo 2025, Anna Maria Cisint, europarlamentare del partito Lega, ha rilasciato dichiarazioni incisive riguardo a questa espulsione. Ha evidenziato la necessità di chiudere i cosiddetti centri islamici, definiti da lei come “moschee abusive”, dove non è chiaro chi predichi e quali messaggi vengano trasmessi. La Cisint ha richiesto l’implementazione di un registro ufficiale per i luoghi di culto e per gli imam, al fine di garantire una maggiore trasparenza e controllo.
La posizione sulla sicurezza dei giovani
La Cisint ha ribadito l’urgenza di proteggere i giovani da ideologie sovversive, affermando che la sicurezza e la libertà dei cittadini italiani sono in gioco. La sua posizione evidenzia la crescente preoccupazione per la radicalizzazione tra i giovani, un tema che sta guadagnando attenzione nel dibattito politico contemporaneo. La strategia del governo italiano si sta quindi orientando verso un approccio più rigoroso nei confronti dell’estremismo religioso, con l’obiettivo di tutelare la società e mantenere l’ordine pubblico.
