Disavanzo sanitario di 1,5 miliardi per le Regioni, spesa privata oltre la media secondo l’OCSE

Veronica Robinson

Novembre 25, 2025

La situazione della sanità in Italia continua a destare preoccupazione, con un deficit che si attesta su cifre allarmanti. Secondo le ultime analisi, nel 2024, le regioni considerate “virtuose” si trovano a dover affrontare un saldo negativo di oltre 700 milioni di euro, nonostante le compensazioni. Questo scenario mette in luce le difficoltà economiche che il settore sanitario sta attraversando, evidenziando una crisi che non risparmia nemmeno le amministrazioni più efficienti.

Analisi del deficit sanitario regionale

Le nuove stime, pubblicate il 25 novembre 2025, rivelano un quadro complesso per le regioni italiane. Nonostante gli sforzi per mantenere i conti in ordine, le difficoltà finanziarie persistono. Le regioni che tradizionalmente hanno gestito le proprie risorse in modo oculato si trovano ora a dover fronteggiare un deficit che mette a rischio la qualità dei servizi offerti ai cittadini. L’analisi indica che, nonostante le compensazioni statali, la situazione non è migliorata e la sanità continua a risentire di una mancanza di fondi adeguati.

Le ragioni di questo stato di cose sono molteplici. Da un lato, vi è un incremento della domanda di servizi sanitari, dovuto all’invecchiamento della popolazione e all’aumento delle malattie croniche. Dall’altro, le risorse disponibili non sembrano essere sufficienti a coprire queste esigenze crescenti. Le regioni, quindi, si trovano a dover fare i conti con una situazione insostenibile, che richiede interventi urgenti per garantire la sostenibilità del sistema sanitario.

Il ruolo della sanità privata

Un altro aspetto da considerare è la crescente incidenza della sanità privata in Italia. I dati mostrano che il nostro Paese supera la media OCSE in termini di spesa per la sanità privata. Questo fenomeno è il risultato di una crescente insoddisfazione nei confronti del servizio pubblico e della ricerca di alternative più rapide e talvolta più efficienti. Tuttavia, l’aumento della spesa privata solleva interrogativi sulla equità del sistema sanitario e sull’accesso ai servizi per le fasce più vulnerabili della popolazione.

La sanità privata sta diventando una realtà sempre più presente, soprattutto per coloro che possono permettersi di pagare per servizi che, in alcuni casi, sono più rapidi e di qualità superiore rispetto a quelli offerti dal settore pubblico. Questo porta a una divisione tra chi ha accesso a cure tempestive e chi, invece, deve affrontare lunghe attese e carenze nei servizi pubblici.

Le autorità sanitarie e politiche si trovano ora di fronte alla sfida di trovare un equilibrio tra il rafforzamento del sistema pubblico e la regolamentazione della sanità privata, per garantire che tutti i cittadini possano accedere a cure di qualità, indipendentemente dalla loro situazione economica.

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