La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: le azioni delle istituzioni

Rosita Ponti

Novembre 25, 2025

La violenza di genere rappresenta una questione di grande rilevanza sociale e politica, un tema che l’Unione Europea affronta con determinazione. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre, la Commissione Europea ha ribadito il suo impegno a combattere ogni forma di violenza nei confronti delle donne e delle ragazze. Le parole della vicepresidente esecutiva Roxana Mînzatu e della commissaria Hadja Lahbib, accompagnate dall’Alta rappresentante Kaja Kallas, evidenziano l’urgenza di un’azione concreta. In Europa, una donna su tre ha subito violenza di genere, un dato allarmante che sottolinea la necessità di proteggere la dignità e la salute delle donne.

Misure concrete dell’unione europea

L’Unione Europea ha avviato diverse iniziative per affrontare la violenza di genere, puntando su una strategia globale che include la prevenzione, la protezione e la responsabilizzazione. La recente adesione dell’UE alla Convenzione di Istanbul segna un passo significativo verso la creazione di un quadro legislativo per combattere la violenza di genere. La prima legge dell’UE dedicata a questo tema è stata introdotta per fornire una base giuridica solida e per garantire che le donne possano vivere senza paura.

In particolare, la nuova Direttiva contro la violenza di genere si propone di affrontare anche le forme più insidiose di violenza online, come la condivisione non consensuale di immagini intime e il cyberstalking. Queste misure mirano a garantire che i contenuti illegali siano rimossi rapidamente e che le vittime ricevano il supporto necessario. Le commissarie hanno sollecitato gli Stati membri a recepire questa Direttiva per tutelare meglio le donne in tutta l’Unione, sia nel mondo digitale che in quello reale.

Illuminazione dei palazzi istituzionali

In Italia, la Camera dei Deputati ha aderito alla campagna dell’ONU per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La facciata di Montecitorio sarà illuminata di arancione con la proiezione della scritta “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” dal tramonto del 25 novembre fino all’una del 26 novembre. Anche il Senato della Repubblica partecipa all’iniziativa, illuminando Palazzo Madama nello stesso modo dal tramonto del 24 novembre all’alba del 25 e di nuovo dal tramonto del 25 all’alba del 26 novembre.

Il Ministero degli Esteri, attraverso il vicepremier e ministro Antonio Tajani, ha confermato il suo sostegno alla campagna, sottolineando l’importanza di lavorare per un futuro in cui le donne non debbano più temere per la loro libertà e dignità. La scelta del colore arancione, adottato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite nel 2008, simboleggia un futuro luminoso e privo di violenza contro le donne.

Le parole della premier Meloni

In occasione della Giornata internazionale, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso la sua posizione sui social network, definendo la violenza sulle donne un atto contro la libertà di tutti. Meloni ha descritto questo fenomeno come intollerabile e ha sottolineato l’importanza di combatterlo con determinazione. Ha evidenziato i progressi fatti negli ultimi anni, come l’inasprimento delle pene e il potenziamento dei centri antiviolenza, ma ha anche avvertito che è necessario fare di più per garantire la sicurezza delle donne.

La premier ha menzionato l’importanza di misure come il “codice rosso” e il reddito di libertà, che sono stati introdotti per sostenere le vittime di violenza. La sua dichiarazione si conclude con un invito a continuare a lavorare per costruire un’Italia in cui ogni donna possa sentirsi al sicuro.

Le proposte di unwomen italy

In vista della Giornata del 25 novembre, UNWomen Italy ha presentato un report con dieci proposte per migliorare la situazione della parità di genere nel Paese. Tra gli obiettivi delineati, si evidenzia la necessità di raggiungere un tasso di occupazione femminile del 70%, attraverso una migliore formazione professionale e un’organizzazione del lavoro più flessibile. Il report propone anche di eliminare il divario retributivo tra uomini e donne e di garantire un accesso adeguato agli asili nido.

Inoltre, si prevede l’introduzione di un congedo di paternità obbligatorio di tre mesi entro il 2028, per favorire una distribuzione più equilibrata delle responsabilità familiari. Infine, viene sottolineata l’importanza dell’educazione all’affettività nelle scuole come strumento per prevenire la violenza di genere.

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