Oggi, 25 novembre 2025, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Camera dei Deputati si prepara a votare un’importante legge che introduce il reato di femminicidio come fattispecie giuridica autonoma. Questo provvedimento ha già ricevuto l’approvazione unanime del Senato lo scorso luglio e si prevede che anche oggi ottenga un consenso bipartisan. L’alleanza tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, si dimostra solida su un tema così cruciale come la protezione delle donne.
In un contesto di discussioni accese riguardanti la legge elettorale, a seguito delle recenti elezioni regionali in Veneto, Campania e Puglia, Meloni e Schlein hanno trovato un punto di incontro su un argomento di grande rilevanza sociale. Solo la settimana scorsa, la Camera ha approvato una proposta di modifica al Codice penale riguardante la violenza sessuale, stabilendo che qualsiasi atto senza consenso costituisce reato. La leader dem ha sottolineato l’importanza di questo risultato, evidenziando come sia possibile trovare un terreno comune tra maggioranza e opposizione su questioni fondamentali.
Il percorso della legge sul femminicidio
Il provvedimento sul femminicidio è stato fortemente sostenuto dai membri del Partito Democratico, in particolare dalle parlamentari che hanno lavorato instancabilmente per raggiungere un accordo bipartisan. La scelta delle relatrici, Varchi di Fratelli d’Italia e De Biase del Partito Democratico, ha rivelato l’importanza dell’approccio collaborativo per il successo della legge. Questo provvedimento non solo mira a riconoscere il femminicidio come un crimine a sé stante, ma rappresenta anche un passo significativo verso la tutela delle donne in Italia.
La legge, che porta la firma dei ministri Nordio, Piantedosi, Roccella e Casellati, è considerata un testo simbolo dell’esecutivo di Meloni. La maggioranza ha già richiesto e ottenuto la dichiarazione di urgenza per il voto a Montecitorio. Con l’approvazione del Senato già avvenuta, il provvedimento attende ora il voto finale della Camera. Il Partito Democratico ha comunicato che non presenterà emendamenti e sosterrà il testo, un segnale di unità in un momento in cui le divisioni politiche sembrano prevalere su altri fronti.
Un voto simbolico per la difesa delle donne
Il voto odierno non è solo una questione legislativa, ma un atto simbolico che si svolge in concomitanza con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Questo evento rappresenta un’opportunità per riflettere sull’importanza della lotta contro la violenza di genere e sul ruolo delle istituzioni nel promuovere la sicurezza e il rispetto per tutte le donne. La sinergia tra Meloni e Schlein, in questo contesto, si traduce in un messaggio di speranza e determinazione per il futuro.
La legge sul femminicidio, una volta approvata, avrà un impatto significativo sulla società italiana, contribuendo a una maggiore consapevolezza e a una risposta più incisiva contro la violenza di genere. La collaborazione tra le forze politiche su questo tema cruciale dimostra che, nonostante le differenze, è possibile lavorare insieme per il bene comune e per la protezione dei diritti delle donne.
