L’inizio dell’inverno 2025 si presenta con una preoccupante diffusione di virus respiratori in Italia. Secondo i dati forniti dalla sorveglianza RespiVirNet, le infezioni respiratorie acute (Ari) stanno già colpendo in modo significativo, in particolare i bambini e gli anziani. Nella settimana compresa tra il 20 e il 26 ottobre, sono stati registrati circa 427mila nuovi casi di Ari, corrispondenti a 7,36 ogni mille assistiti. Un incremento è stato osservato nella settimana dal 3 al 9 novembre, con circa 435mila nuovi casi (7,64 ogni mille assistiti). Le categorie più vulnerabili, ovvero i bambini molto piccoli e le persone sopra i 65 anni, sono quelle che possono subire le conseguenze più gravi di un’infezione respiratoria.
Situazione attuale e raccomandazioni
La situazione attuale suggerisce l’inizio anticipato di una stagione influenzale che potrebbe portare a un aumento dei casi nelle settimane a venire. In questo contesto, i medici di famiglia esortano la popolazione a non procrastinare la vaccinazione, in particolare per coloro che appartengono ai gruppi a maggior rischio: gli over 65, le persone con patologie croniche, le donne in gravidanza e le persone fragili, oltre a chi vive in comunità. Tecla Mastronuzzi, responsabile della macroarea prevenzione della Società Italiana di Medicina Generale e Cure Primarie (Simg), sottolinea che “ogni punto percentuale in più di copertura vaccinale significa meno complicanze, meno ricoveri e minore pressione sugli ospedali“. La vaccinazione rimane la strategia più efficace per mitigare gli esiti gravi delle infezioni.
Buone pratiche di prevenzione
Oltre alla vaccinazione, gli esperti raccomandano anche la co-somministrazione di vaccini contro il Covid-19, il pneumococco, il virus respiratorio sinciziale e l’herpes zoster. È fondamentale adottare buone pratiche di prevenzione, come mantenere un’adeguata igiene delle mani, evitare luoghi affollati durante i picchi di circolazione virale e rispettare le norme igieniche di base in caso di tosse o raffreddore.
Novità per la stagione influenzale
Un’importante novità per la stagione influenzale 2025-2026 è rappresentata dall’ampliamento della sorveglianza nazionale, che ora non si limita a monitorare solo le sindromi simil-influenzali, ma include anche tutte le infezioni respiratorie acute (Ari). Questo nuovo approccio comprende influenza, Sars-CoV-2, virus respiratorio sinciziale, rhinovirus, adenovirus e altri patogeni, permettendo una visione più completa della situazione epidemiologica.
