Test di Medicina: il Codacons presenta ricorso collettivo al TAR del Lazio

Rosita Ponti

Novembre 25, 2025

A partire da oggi, 15 gennaio 2025, il Codacons ha avviato le pre-adesioni per un ricorso collettivo da presentare al Tar del Lazio contro i test di ammissione ai corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. Questa iniziativa si rende necessaria a seguito delle gravi irregolarità emerse durante il primo dei due appelli del nuovo test d’ingresso, irregolarità tali da minare la validità dell’intera selezione.

Episodi di disturbo durante la prova

Durante la prova, si sono verificati episodi di disturbo, tra cui telefonini che squillavano, copiature tramite smartwatch e la diffusione di foto e video dei test sui social media mentre l’esame era in corso. In alcune sedi, i candidati hanno avuto la possibilità di conversare liberamente e ricevere suggerimenti, mentre in altre è stato addirittura rinvenuto un walkie-talkie nascosto sotto una sciarpa, un chiaro segnale di come la sicurezza durante la prova fosse stata compromessa.

Uso improprio dei telefonini

L’uso dei telefonini, vietato esplicitamente, ha consentito a diversi studenti di accedere a applicazioni di intelligenza artificiale, comunicare con l’esterno e scambiarsi soluzioni tramite chat, alterando così l’integrità della selezione e avvantaggiando alcuni candidati a scapito di coloro che hanno affrontato l’esame in modo corretto e leale.

Reazioni alle dichiarazioni ufficiali

Le dichiarazioni del Ministro Bernini e della presidente della Crui, riguardo all’annullamento delle prove solo per coloro che verranno identificati come responsabili della divulgazione online dei test, sono state giudicate inadeguate. Tale approccio potrebbe portare a una graduatoria distorta, in cui gli studenti che hanno beneficiato delle irregolarità si troverebbero in posizioni vantaggiose rispetto a candidati più preparati, violando così il principio del merito.

Obiettivi del ricorso collettivo

Per queste ragioni, il Codacons, che si è sempre schierato a favore degli studenti e della legalità, ha deciso di intraprendere un ricorso collettivo al Tar del Lazio. L’obiettivo è chiedere l’annullamento dell’intera prova e la sua ripetizione, per tutelare gli studenti che hanno sostenuto l’esame in modo onesto e garantire una selezione realmente meritocratica.

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