AGCM avvia procedimento cautelare contro Meta per abuso di posizione dominante

Veronica Robinson

Novembre 26, 2025

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’indagine approfondita nei confronti di Meta Platforms Inc., Meta Platforms Ireland Limited, WhatsApp Ireland Limited e Facebook Italy S.r.l., collettivamente note come Meta. Questo procedimento si concentra sulle nuove condizioni contrattuali denominate WhatsApp Business Solution Terms, che entreranno in vigore il 15 ottobre 2025. Secondo l’Autorità, queste condizioni potrebbero escludere le imprese concorrenti di Meta AI dal mercato dei servizi di AI Chatbot, limitando così la produzione e lo sviluppo tecnico in questo settore.

Procedimento istruttorio ampliato

L’Autorità ha deciso di ampliare il procedimento istruttorio già in corso, evidenziando le potenziali conseguenze negative delle nuove condizioni contrattuali. Le WhatsApp Business Solution Terms, infatti, potrebbero ridurre le opportunità di mercato per i concorrenti di Meta, rendendo più difficile per loro competere efficacemente. Questo cambiamento, secondo l’Autorità, non solo danneggerebbe le aziende rivali, ma avrebbe anche un impatto negativo sui consumatori, limitando la scelta e l’innovazione nel settore.

Misure cautelari e normative sulla concorrenza

In risposta alle nuove condizioni contrattuali, l’Autorità ha avviato un procedimento per l’adozione di misure cautelari ai sensi dell’articolo 14-bis della legge n. 287/1990. Queste misure sono destinate a tutelare la concorrenza nel mercato dei servizi di AI Chatbot, prevenendo possibili danni irreparabili. L’Autorità ha sottolineato che le modifiche apportate da Meta potrebbero violare l’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), che proibisce pratiche commerciali anticoncorrenziali.

Impatto sui consumatori e sul mercato

L’Autorità ha espresso preoccupazione riguardo al potenziale impatto negativo che queste condizioni contrattuali potrebbero avere sulla contendibilità del mercato. La scarsa propensione dei consumatori a cambiare le proprie abitudini potrebbe ostacolare l’adozione di servizi concorrenti, consolidando ulteriormente la posizione dominante di Meta nel settore dei chatbot. Questa situazione potrebbe portare a una stagnazione dell’innovazione e a una diminuzione della qualità dei servizi offerti, a scapito degli utenti finali.

L’istruttoria dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato rappresenta quindi un’importante iniziativa per garantire un ambiente competitivo nel settore dei servizi di AI Chatbot, proteggendo al contempo gli interessi dei consumatori.

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