Antitrust avvia procedimento su Meta: Codacons approva l’indagine scaturita dalla sua denuncia

Veronica Robinson

Novembre 26, 2025

AgenPress. La recente decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato di estendere l’istruttoria su Meta ha suscitato l’approvazione del Codacons. Questo sviluppo è il risultato di un esposto presentato dall’associazione a marzo 2025, che ha portato all’apertura di un procedimento a luglio riguardo a un presunto abuso di posizione dominante da parte di Meta. L’accusa principale riguarda l’inserimento automatico dell’assistente virtuale “Meta AI” all’interno di WhatsApp, avvenuto senza il consenso esplicito degli utenti, sollevando preoccupazioni per la concorrenza e per il potenziale danno ad altre aziende operanti nel settore dell’intelligenza artificiale, escluse dall’app.

Impatto sulle interazioni degli utenti

La questione legata alle nuove funzionalità di intelligenza artificiale di WhatsApp coinvolge attualmente circa 37 milioni di utenti italiani, parte di un vasto ecosistema globale che conta oltre 2 miliardi di utilizzatori. La condotta di Meta potrebbe avere ripercussioni dirette sui consumatori, poiché l’integrazione di Meta AI limiterebbe l’accesso ad altri servizi di AI Chatbot, escludendo la possibilità per gli utenti di beneficiare di alternative. Questa situazione non solo preoccupa le aziende competitori, ma anche i consumatori, i quali potrebbero trovarsi a fronteggiare un’offerta di servizi impoverita.

Il rischio legale per Meta

Un ulteriore problema per Meta si è presentato il 14 novembre 2025, quando il Tribunale di Roma ha esaminato un ricorso inibitorio presentato dal Codacons insieme ad Adusbef e Assourt. Questo ricorso mira a vietare l’accesso ai minori su Instagram, un’altra piattaforma di proprietà di Meta. Se il tribunale dovesse accogliere la richiesta, Meta potrebbe trovarsi costretta a bloccare centinaia di migliaia di profili in Italia e a implementare misure tecniche per garantire che i minori non possano accedere al social network. Questa situazione potrebbe comportare un significativo cambiamento nella gestione delle politiche di accesso e sicurezza delle piattaforme gestite da Meta, creando ulteriori sfide per l’azienda.

La complessità di queste vicende sottolinea l’importanza di un monitoraggio attento da parte delle autorità competenti, non solo per garantire una concorrenza leale, ma anche per proteggere gli utenti e i consumatori da pratiche potenzialmente dannose.

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