Famosi da morire: la vita media dei cantanti si riduce di quattro anni

Rosita Ponti

Novembre 26, 2025

La recente ricerca condotta da specialisti dell’Università di Witten/Herdecke, situata in Germania, ha portato alla luce un aspetto inquietante riguardante la fama e la longevità degli artisti. Pubblicato nel 2025 sul ‘Journal of Epidemiology & Community Health’, lo studio ha evidenziato che i cantanti che raggiungono un alto livello di notorietà tendono a morire in media quattro anni prima rispetto ai loro colleghi meno conosciuti. Questo dato solleva importanti interrogativi su come la visibilità pubblica possa influenzare la salute e il benessere degli artisti.

Analisi approfondita dello studio

I ricercatori hanno esaminato un campione di 648 cantanti, suddivisi equamente tra coloro che avevano raggiunto la notorietà e quelli che non l’avevano fatto. L’analisi ha tenuto conto di diverse variabili, tra cui anno di nascita, sesso, nazionalità, etnia, genere musicale e se l’artista fosse un solista o parte di un gruppo. La maggior parte dei partecipanti (83,5%) era di sesso maschile, con un anno medio di nascita fissato nel 1949. Il campione comprendeva cantanti prevalentemente provenienti dal Nord America (61%) e dall’Europa e Regno Unito (39%). Per quanto riguarda l’etnia, il 77% degli artisti era di origine bianca, il 19% di etnia nera e il restante 4% apparteneva a diverse etnie.

I risultati hanno rivelato che i cantanti famosi tendono a vivere fino all’età di 75 anni, mentre i loro colleghi meno noti raggiungono mediamente i 79 anni. La ricerca ha indicato che il rischio di morte associato alla fama è simile a quello del fumo occasionale, il quale aumenta il rischio di mortalità del 34%.

Le categorie di cantanti più a rischio

Nel campione analizzato, la maggior parte dei cantanti apparteneva al genere rock (65%), seguita da R&B (14%), pop (9%), new wave (6%), rap (4%) ed elettronica (2%). Oltre il 59% dei partecipanti era parte di una band, mentre il 29% era un artista solista e il 12% si esibiva sia come solista che in gruppo. I dati sono stati selezionati dalla ‘Top 2000 Artists of All Time’, un database che raccoglie informazioni su artisti attivi tra il 1950 e il 1990, escludendo coloro che non avevano una carriera documentata.

Impatto dell’appartenenza a una band

L’appartenenza a una band ha mostrato una correlazione con un rischio di morte inferiore del 26% rispetto agli artisti solisti. Tuttavia, la fama continua a rappresentare un fattore determinante. I cantanti noti hanno una probabilità del 33% maggiore di morire prima rispetto ai colleghi meno noti. Solo due artisti (0,6%) hanno ottenuto la fama postuma. Il rischio elevato di mortalità è emerso dopo il raggiungimento della notorietà, suggerendo che la fama stessa potrebbe essere un punto di svolta per i rischi per la salute.

Considerazioni sull’analisi

Gli autori dello studio avvertono che si tratta di un’analisi osservazionale, il che significa che non è possibile stabilire un legame di causa-effetto definitivo. Inoltre, il campione era limitato ai cantanti, pertanto i risultati potrebbero non essere applicabili ad altri settori della fama, come il cinema o lo sport. Gli studiosi ipotizzano che lo stress psicosociale legato alla notorietà, inclusi il controllo pubblico e la pressione delle performance, possa contribuire a un significativo disagio psicologico. Questo studio evidenzia la necessità di offrire supporto e protezione a una popolazione vulnerabile come quella degli artisti famosi, per ridurre i rischi associati alla loro carriera.

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