Hamas restituisce un ulteriore corpo. L’ONU avverte: “Territori palestinesi in crisi”

Rosita Ponti

Novembre 26, 2025

Tel Aviv ha intensificato i bombardamenti sul Libano, mentre l’ONU ha registrato un allarmante bilancio di 106 violazioni e 127 morti in un anno. Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU per i territori palestinesi occupati, ha dichiarato che in Cisgiordania si sta verificando una vera e propria pulizia etnica, sottolineando come la tregua sia ormai solo una parola priva di significato.

Attacchi aerei israeliani in Libano

Nonostante il cessate il fuoco in vigore dal 27 novembre 2024, le forze israeliane continuano a effettuare attacchi aerei nel sud del Libano. Il portavoce dell’ONU, Stephane Dujarric, ha dichiarato che sono stati registrati 106 attacchi aerei israeliani dall’inizio della tregua. La situazione è stata ulteriormente aggravata da quattro attacchi documentati dalle forze di pace Unifil in tre diverse località, che rappresentano una chiara violazione della sovranità libanese e della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza del 2006.

Il portavoce dell’Alto Commissariato dell’ONU per i diritti umani, Thameen Al-Kheetan, ha riportato che almeno 127 civili sono stati uccisi a causa di questi attacchi. Tra gli eventi più tragici, si segnala l’attacco al campo profughi di Ain al-Hilweh, nei pressi di Sidone, che ha provocato la morte di tredici civili, tra cui undici bambini. Israele ha giustificato l’operazione affermando di aver colpito un “sito di addestramento di Hamas“, ma tutte le vittime accertate sono state civili, secondo quanto riportato dall’ONU.

Emergenza umanitaria a Gaza

La situazione a Gaza è altrettanto critica, con le donne che affrontano un aumento della violenza nei rifugi sovraffollati. Secondo Dujarric, molte donne sono state costrette a subire fino a quattro trasferimenti e vivono in condizioni di estrema vulnerabilità, senza privacy e protezione. Le violenze e i casi di suicidio tra le donne sopravvissute al conflitto sono in aumento, spingendo le organizzazioni umanitarie a cercare di fornire supporto psicologico e spazi protetti.

La relatrice speciale dell’ONU, Francesca Albanese, ha evidenziato che la situazione in Cisgiordania è altrettanto preoccupante, descrivendo gli eventi come una pulizia etnica accelerata. Durante una conferenza al Parlamento europeo, ha sottolineato che la comunità internazionale non sta intervenendo adeguatamente per fermare l’aggressione contro il popolo palestinese.

Violazioni dei diritti umani e crisi economica

L’ONU ha denunciato un grave collasso economico nei Territori palestinesi, a causa di due anni di conflitti e restrizioni. Secondo un rapporto dell’UNCTAD, la crisi economica è tra le peggiori a livello mondiale dal 1960, con la situazione a Gaza che rappresenta la crisi più grave mai registrata. La popolazione di Gaza è sprofondata in una povertà multidimensionale, con un PIL che è tornato ai livelli del 2010 e un PIL pro capite che ha raggiunto i livelli del 2003.

In questo contesto, il governo israeliano ha ricevuto la salma di un ostaggio ucciso, consegnata dalla Croce Rossa, mentre rimangono ancora due corpi di ostaggi da restituire. La situazione umanitaria è insostenibile e richiede un intervento immediato da parte della comunità internazionale per affrontare la crisi e avviare un piano di ripresa globale per i Territori palestinesi occupati.

Funerali di un comandante di Hezbollah

Il recente attacco aereo israeliano che ha ucciso Haytham Tabtabai, comandante di Hezbollah, ha scatenato una massiccia partecipazione popolare ai suoi funerali a Beirut. Questo evento ha riacceso le tensioni nella regione, con il governo francese che ha espresso preoccupazione per il potenziale di escalation del conflitto.

Il quadro generale rimane critico, con l’ONU che chiede una maggiore attenzione e azione per fermare le violazioni dei diritti umani e garantire la protezione della popolazione civile in Libano e nei Territori palestinesi.

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