Parchi nazionali americani: aumentano le tariffe per i visitatori stranieri da gennaio

Rosita Ponti

Novembre 26, 2025

L’amministrazione degli Stati Uniti, sotto la guida di Donald Trump, ha recentemente comunicato un significativo aumento delle tariffe d’ingresso per i turisti non residenti nei parchi nazionali. A partire dal 2026, i visitatori stranieri dovranno affrontare un sovrapprezzo per accedere a luoghi iconici come il Grand Canyon e il Parco Nazionale di Yellowstone. Questa decisione, annunciata dal Dipartimento degli Interni, mira a garantire maggiori fondi per la manutenzione e la conservazione delle infrastrutture all’interno dei parchi.

Aumento delle tariffe d’ingresso

Il nuovo piano tariffario prevede che i turisti internazionali versino un’ulteriore somma di 100 dollari, oltre al costo standard del biglietto d’ingresso. Questo cambiamento si applicherà a tutte le aree protette del paese, rendendo l’accesso ai parchi nazionali più costoso per i visitatori non residenti. Inoltre, il pass annuale, che consente l’accesso illimitato a tutte le aree protette, subirà un incremento notevole, passando a 250 dollari per i non residenti, triplicando così il costo attuale.

L’amministrazione ha giustificato questa decisione con l’intento di migliorare le risorse destinate alla manutenzione dei parchi, che negli ultimi anni hanno visto un aumento significativo del numero di visitatori. Con l’afflusso crescente di turisti, è diventato essenziale garantire che le infrastrutture siano adeguate a gestire il volume di visitatori e a preservare la bellezza naturale delle aree protette.

Implicazioni per i turisti

Questo aumento delle tariffe potrebbe influenzare le decisioni di viaggio di molti turisti stranieri, che potrebbero rivalutare la loro scelta di visitare i parchi nazionali statunitensi. I parchi, già noti per le loro meraviglie naturali e paesaggi mozzafiato, potrebbero diventare meno accessibili per alcune fasce di visitatori, in particolare per coloro che viaggiano con budget limitati. La speranza dell’amministrazione è che i fondi aggiuntivi raccolti attraverso queste nuove tariffe possano contribuire a migliorare l’esperienza complessiva dei visitatori, ma resta da vedere come questa misura sarà accolta dal pubblico internazionale.

In un contesto più ampio, la decisione di aumentare le tariffe d’ingresso nei parchi nazionali riflette una strategia più ampia dell’amministrazione Trump per raccogliere fondi e garantire la sostenibilità delle risorse naturali. Con l’attenzione crescente verso la conservazione ambientale e la valorizzazione delle bellezze naturali, il futuro dei parchi nazionali americani potrebbe dipendere da queste politiche tariffarie.

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