In Italia, il fumo di tabacco continua a rappresentare una grave minaccia per la salute pubblica, con oltre 93.000 decessi registrati annualmente. Secondo esperti del settore, il tumore del polmone è una malattia spesso sottovalutata, il che rende fondamentale l’attuazione di misure di prevenzione efficaci.
Il fumo di tabacco e il suo impatto
Il fumo di tabacco è riconosciuto come la principale causa di morte evitabile in Europa, con circa 750.000 vittime ogni anno. Silvia Novello, presidente di Walce (Women against lung cancer in Europe aps) e oncologa presso l’ospedale San Luigi di Orbassano, ha evidenziato come il tumore del polmone sia una patologia invisibile, spesso trascurata dalla società, dai media e dalle istituzioni. Novello ha partecipato all’ottava edizione della campagna “Esci dal tunnel. Non bruciarti il futuro”, che si è svolta a Verona, conclusasi domenica 16 novembre 2025. Questa iniziativa, promossa da Walce in collaborazione con l’unità di oncologia medica dell’azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, ha avuto come obiettivo quello di sensibilizzare la popolazione sui rischi legati al fumo.
Il successo della campagna
La campagna ha riscosso un notevole successo, con 12 tappe realizzate in diverse città italiane tra il 2024 e il 2025, registrando oltre 5.000 partecipanti e 2.052 spirometrie effettuate. A Verona, un tunnel imponente a forma di sigaretta, lungo 14 metri e alto 3, ha rappresentato il cuore dell’evento, ospitato nella storica Piazza Bra. All’interno, i visitatori hanno potuto seguire un percorso multimediale informativo sui danni causati dal fumo e sulle malattie correlate, oltre a effettuare spirometrie gratuite. L’iniziativa, che riprenderà nel 2026, si propone di continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi legati al fumo e sulle patologie correlate, coinvolgendo cittadini, operatori sanitari e istituzioni, grazie anche al sostegno di Astrazeneca.
Attività durante la maratona
Walce ha svolto un ruolo attivo durante il weekend a Verona, coincidente con la Eurospin Verona run marathon, un evento sportivo di 42 km e 21 km, insieme alla Family run. Queste manifestazioni hanno sostenuto il progetto Amati, dedicato all’attività fisica per i pazienti affetti da tumore al polmone, di cui Walce è charity partner. Durante il weekend, l’associazione ha anche partecipato al XXVI Congresso nazionale della pneumologia italiana, che si è tenuto dal 14 al 16 novembre.
L’importanza della prevenzione
Silvia Novello ha sottolineato l’importanza della prevenzione e dell’attività fisica, evidenziando come la tappa finale di “Esci dal tunnel” abbia messo in evidenza il ruolo cruciale della prevenzione primaria e secondaria. La maratona ha promosso l’attività fisica come strumento di benessere e inclusione, mentre il Congresso ha fornito un valore scientifico all’evento. Novello ha evidenziato come iniziative di questo tipo possano dare voce ai pazienti e favorire collaborazioni tra il settore pubblico e privato.
Testimonianza di una paziente
Alla maratona ha partecipato anche Merel Hennink, una paziente che ha superato una diagnosi di tumore al polmone. Hennink ha condiviso la sua esperienza, mettendo in evidenza come le recenti terapie le abbiano permesso di tornare a correre. La sua partecipazione alla Family run di 7 km è stata un modo per dimostrare l’efficacia della ricerca e dei trattamenti disponibili.
Interazione con i professionisti
Mentre i maratoneti si impegnavano per sostenere Walce e la ricerca, i visitatori del tunnel hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con pneumologi e oncologi, ricevendo informazioni sui danni del fumo e sui percorsi di disassuefazione.
Collaborazione per il futuro
Paola Morosini, responsabile delle relazioni mediche in oncologia di Astrazeneca, ha dichiarato che il progetto “Esci dal tunnel” sottolinea come la prevenzione rappresenti la prima forma di terapia. Investire oggi significa garantire l’accesso a cure avanzate in futuro. La collaborazione con Walce e altre associazioni di pazienti permette di sviluppare iniziative che rispondano alle esigenze reali di chi vive con una diagnosi di tumore al polmone, migliorando la qualità della vita e l’aderenza ai trattamenti.
