Il Dna rinvenuto sulle unghie di Chiara Poggi risulta compatibile con quello di Andrea Sempio. Questa informazione proviene dall’analisi biostatistica condotta dalla genetista Denise Albani, esperta del gabinetto di polizia scientifica, che รจ stata incaricata dalla giudice per le indagini preliminari di Pavia, Daniela Garlaschelli, durante l’incidente probatorio. La perita ha evidenziato una “piena concordanza” tra lโaplotipo Y riscontrato nel 2007 e la linea paterna dellโindagato, un profilo genetico condiviso da un numero molto ristretto di individui, limitato ai familiari maschi.
Comunicazione preliminare e importanza dell’analisi
La comunicazione preliminare di Albani รจ stata inviata mercoledรฌ 10 dicembre 2025, in tarda mattinata, tramite posta elettronica certificata ai consulenti delle parti coinvolte e alla procura. L’esito dell’analisi ha un’importanza cruciale sul piano investigativo, poichรฉ porta a identificare Sempio, trentottenne e amico dโinfanzia di Marco Poggi, il fratello della vittima. La valutazione definitiva sarร formalizzata nella perizia che verrร presentata all’inizio di dicembre e discussa nellโudienza prevista a Pavia il 18 dicembre.
Discrepanze con le precedenti risultanze
Questa nuova conclusione si discosta nettamente dalle precedenti risultanze del genetista Francesco De Stefano, perito della Corte dโAppello bis, il quale, undici anni fa, aveva portato alla condanna di Alberto Stasi. De Stefano aveva analizzato la stessa traccia genetica, definendola “non consolidata”, una posizione che aveva contribuito alla prima richiesta di archiviazione dellโindagine su Sempio nel 2017, avanzata dallโallora procuratore aggiunto Mario Venditti, attualmente indagato per corruzione in atti giudiziari.
Approfondimenti e considerazioni della genetista
Gli approfondimenti condotti dalla genetista Albani hanno rivelato che i campioni utilizzati nella precedente analisi non erano omogenei. La specialista ha chiarito che “nella sessione a 5 microlitri emerge un aplotipo parziale misto per un totale di dodici marcatori”. Ha inoltre sottolineato che “l’aplotipo non รจ di per sรฉ identificativo, essendo un cromosoma Y condiviso da tutti i soggetti imparentati in linea paterna, per cui non puรฒ essere attribuito a una persona specifica”, parlando di “un contesto familiare di appartenenza”. Albani ha anche specificato che “i profili ottenuti sono dei profili non completi”. Nonostante queste considerazioni, le verifiche sono state ritenute sufficienti per definire la “piena concordanza” evidenziata nella relazione preliminare.
Discussione dell’udienza del 18 dicembre
Il 18 dicembre, durante l’udienza, le parti discuteranno le modalitร attraverso cui quella traccia genetica sia finita sulle mani di Chiara Poggi. Sarร valutato se ciรฒ sia avvenuto tramite contatto diretto durante il delitto del 13 agosto 2007 oppure attraverso un trasferimento indiretto da un oggetto maneggiato da Sempio in occasioni precedenti, quando frequentava lโabitazione della famiglia Poggi.
