La BPCO, acronimo di Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva, è una malattia polmonare infiammatoria che si manifesta con sintomi come secrezioni, tosse produttiva e una progressiva difficoltà respiratoria. Secondo Claudio Micheletto, Presidente dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri, la malattia colpisce tra il 6 e l’8% della popolazione, ma spesso non viene diagnosticata in modo adeguato. Questo è particolarmente vero per i fumatori, che tendono a sottovalutare i primi segnali. È fondamentale riconoscere la BPCO in modo tempestivo per avviare il trattamento più appropriato e prevenire un approccio tardivo, soprattutto per i pazienti che hanno già subito un declino irreversibile della funzionalità polmonare.
Fattori di rischio e diagnosi precoce
Uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo della BPCO è il fumo di sigaretta. La presenza di nicotina e altre sostanze tossiche nel fumo danneggia progressivamente i polmoni e riduce la capacità respiratoria. Micheletto sottolinea l’importanza di una diagnosi precoce, poiché molti pazienti non si rendono conto della gravità dei sintomi iniziali, attribuendoli a condizioni temporanee o all’invecchiamento. Diagnosticare la malattia in fase iniziale è cruciale per evitare che progredisca a stadi più avanzati, dove il trattamento diventa più complesso e meno efficace.
Negli ultimi anni, sono stati sviluppati strumenti diagnostici avanzati che permettono una valutazione più accurata della funzione polmonare. Le spirometrie, ad esempio, sono diventate il metodo standard per diagnosticare la BPCO, consentendo ai medici di misurare il flusso d’aria e la capacità polmonare. È essenziale che i medici di base e gli specialisti siano formati per riconoscere i sintomi e indirizzare i pazienti verso ulteriori accertamenti.
Trattamenti e gestione della BPCO
La gestione della BPCO richiede un approccio multidisciplinare che comprende farmaci, riabilitazione polmonare e, in alcuni casi, interventi chirurgici. I trattamenti farmacologici includono broncodilatatori e corticosteroidi, che aiutano a ridurre l’infiammazione e a migliorare la respirazione. Micheletto evidenzia che la personalizzazione della terapia è fondamentale, poiché non tutti i pazienti rispondono in modo uniforme ai vari farmaci.
La riabilitazione polmonare riveste un ruolo chiave nel migliorare la qualità della vita dei pazienti con BPCO. Attraverso programmi di esercizio fisico e educazione, i pazienti possono imparare a gestire meglio i sintomi e aumentare la loro capacità fisica. È importante informare i pazienti sui vantaggi di uno stile di vita sano, che include l’abbandono del fumo e l’adozione di una dieta equilibrata.
Micheletto sottolinea anche l’importanza di un monitoraggio costante della malattia e di un follow-up regolare con i medici. La BPCO è una condizione cronica che richiede attenzione continua e un adattamento delle terapie in base all’evoluzione della malattia.
L’intervento di Claudio Micheletto si è svolto durante il XXVI Congresso Nazionale della Pneumologia Italiana, tenutosi nel 2025, dove esperti del settore hanno discusso le ultime novità nella diagnosi e nel trattamento della BPCO, con l’obiettivo di migliorare la cura dei pazienti e sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia spesso sottovalutata.
