Moriconi (Css): “Il Ssn sostiene molti esami per le malattie elettrosensibili”

Rosita Ponti

Novembre 29, 2025

Al Forum Risk Management, tenutosi ad Arezzo il 29 novembre 2025, il Direttore dell’Ufficio 5 del Consiglio superiore di sanità, Stefano Moriconi, ha trattato un argomento di crescente importanza: le difficoltà diagnostiche associate alle malattie elettrosensibili ambientali. Queste condizioni, in aumento tra la popolazione, si manifestano attraverso sintomi fisici e psicologici che si ritiene siano causati dall’esposizione a campi elettromagnetici prodotti da dispositivi come cellulari e reti Wi-Fi.

Le difficoltà nella diagnosi delle malattie elettrosensibili

Nel corso del suo intervento, Moriconi ha messo in evidenza come le persone affette da queste patologie si rivolgano al Servizio sanitario nazionale, intraprendendo un lungo e complesso percorso diagnostico che raramente porta a risultati definitivi. Gli esami, tutti a carico del Servizio sanitario, non riescono a fornire una diagnosi certa a causa dell’assenza di un biomarcatore specifico. “Le persone devono convivere con sintomi che non sono riconosciuti come malattie ben definite”, ha affermato Moriconi.

Le difficoltà non si limitano alla sola fase diagnostica: il Direttore ha evidenziato come gli individui con malattie elettrosensibili affrontino limitazioni significative nella loro vita quotidiana. Un esempio è l’esposizione a materiali come il tufo, che emette radon, rendendo inabitabili alcune abitazioni, in particolare quelle situate in zone rurali. La sintomatologia è complessa e varia, comprendendo malesseri generali e una stanchezza persistente, spesso confusa con altre condizioni, come la fibromialgia.

Un percorso lungo e complesso

Moriconi ha spiegato che il tempo necessario per giungere a una diagnosi può estendersi fino a dieci anni, durante i quali i pazienti devono affrontare disagi e incertezze. L’assenza di una diagnosi chiara complica ulteriormente la situazione, poiché il Servizio sanitario è sovraccarico di richieste e esami, senza riuscire a fornire risposte adeguate. “Ci troviamo di fronte a un quadro sintomatologico piuttosto che a diagnosi ben definite”, ha aggiunto Moriconi, sottolineando l’urgenza di un approccio più efficace e mirato per affrontare queste problematiche.

Il Forum Risk Management ha rappresentato un’importante piattaforma di confronto per esperti e operatori del settore, evidenziando l’urgenza di sviluppare strategie e protocolli più adeguati per la gestione delle malattie elettrosensibili. La questione, sempre più attuale, richiede attenzione e interventi concreti per migliorare la qualità della vita di chi ne soffre, garantendo diagnosi e trattamenti tempestivi e appropriati.

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