Oculisti avvertono: “Attenzione agli influencer nel campo della vista”

Veronica Robinson

Novembre 29, 2025

“Non fidatevi degli influencer della vista che popolano il web“. Questo è il monito lanciato dagli oculisti della Società Oftalmologica Italiana durante il congresso nazionale che si sta svolgendo a Roma. Il presidente della SOI, Matteo Piovella, ha sottolineato l’importanza di prestare attenzione a chi propone soluzioni fantasiose e poco scientifiche per problemi visivi.

Piovella ha evidenziato che alcuni influencer affermano che tecniche come il “palming“, che consiste nel coprire gli occhi con i palmi delle mani per creare buio, possano risolvere disturbi visivi. Altri, invece, chiedono cifre esorbitanti, fino a 3.500 euro, per pratiche prive di fondamento. “È fondamentale chiarire che tali pratiche non portano alcun beneficio reale. La salute degli occhi deve essere gestita da un medico oculista, l’unico professionista in grado di offrire le cure adeguate grazie alla sua formazione e alle tecnologie disponibili”, ha affermato Piovella.

Formazione degli oculisti e sfide moderne

Il presidente della SOI ha messo in evidenza l’elevato livello di formazione degli oculisti, che comprende sei anni di studi in Medicina seguiti da quattro anni di specializzazione in Oftalmologia, focalizzati sullo studio dell’occhio. “Questa preparazione è cruciale, soprattutto in un campo in continua evoluzione“, ha aggiunto Piovella.

Con l’evoluzione della disciplina, emergono nuove sfide formative. L’oculistica, infatti, sta diventando sempre più una specialità chirurgica, il che richiede aggiornamenti nei programmi universitari. “È essenziale che le università non si limitino a formare clinici competenti, ma che sviluppino anche le capacità chirurgiche necessarie. Gli studenti devono imparare a operare”, ha affermato il presidente della SOI, sottolineando l’importanza di un maggior coinvolgimento dei chirurghi oculisti nella definizione dei percorsi formativi e della dotazione tecnologica.

Proposte per migliorare la formazione oculistica

Piovella ha suggerito che potrebbe essere utile introdurre un esperto, un maestro chirurgo, tra i coordinatori delle scuole di specialità. “Questa figura potrebbe contribuire a definire percorsi formativi orientati verso le esigenze attuali e future della chirurgia oculistica“, ha dichiarato.

Inoltre, l’accesso a attrezzature adeguate è fondamentale per garantire che i nuovi specialisti siano pronti ad affrontare le sfide che riguardano la salute visiva. “È imperativo che i futuri oculisti siano ben equipaggiati per rispondere alle necessità della professione e per fornire le migliori cure possibili ai pazienti“, ha concluso Piovella.

La Società Oftalmologica Italiana continua a lavorare per garantire che la formazione e la pratica degli oculisti siano al passo con i tempi, per tutelare la salute degli occhi e combattere la disinformazione nel settore.

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