Rappuoli: necessaria un’alleanza tra ricerca e medici contro i superbatteri

Veronica Robinson

Dicembre 1, 2025

Una recente conferenza tenutasi a Roma ha evidenziato l’importanza di una sinergia tra il settore della ricerca biotecnologica e il mondo della medicina per affrontare la crescente minaccia dell’antibiotico-resistenza. Questo tema è stato al centro del convegno intitolato “La Scienza medica al servizio dell’umanità”, organizzato dalla Fondazione Biotecnopolo di Siena. Il direttore scientifico della Fondazione, Rino Rappuoli, ha presentato ai medici presenti, provenienti da diverse regioni d’Italia, un approfondimento sul contributo della ricerca biotecnologica italiana nella lotta contro i superbatteri.

Strategie terapeutiche innovative

Rappuoli ha spiegato che la Fondazione Biotecnopolo ha deciso di investire in anticorpi monoclonali, già ampiamente utilizzati nel trattamento di alcuni tumori, come alternativa promettente contro i batteri resistenti agli antibiotici. Questa scelta strategica mira a sviluppare nuove terapie in grado di affrontare infezioni causate da patogeni noti per la loro resistenza. Tra i batteri menzionati, la Klebsiella, la Shigella e il Gonococco, rappresentano un grave rischio per la salute pubblica, poiché possono causare infezioni nosocomiali, dissenteria bacillare e gonorrea, rispettivamente.

La Klebsiella è particolarmente preoccupante per il suo potenziale di causare polmoniti e infezioni urinarie in ambiente ospedaliero. La Shigella, nota per la sua capacità di provocare infezioni intestinali acute, e il Gonococco, responsabile della gonorrea, sono anch’essi stati identificati come patogeni di grande rilevanza. Rappuoli ha sottolineato che questi batteri sono stati classificati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “osservati speciali”, a causa della crescente resistenza di molti ceppi agli antibiotici disponibili.

La necessità di un approccio globale

Il direttore scientifico ha messo in luce l’importanza della preparedness, ovvero della preparazione a fronteggiare nuove minacce sanitarie. Ha evidenziato la necessità di instaurare sistemi reattivi che possano affrontare efficacemente le emergenze sanitarie. Rappuoli ha richiamato l’attenzione sulla collaborazione internazionale tra istituzioni, comunità scientifica e professioni sanitarie, sottolineando il ruolo cruciale della Fondazione Biotecnopolo come centro di competenze nelle tecnologie biomediche.

Il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, ha commentato la gravità della situazione, affermando che ogni anno circa 1 milione e 200.000 persone nel mondo muoiono a causa delle resistenze agli antibiotici. Le proiezioni indicano che, se non si adottano misure immediate, entro il 2050 potrebbero verificarsi fino a 39 milioni di decessi. Anelli ha descritto l’antimicrobico-resistenza come una “pandemia silente”, ma non per questo meno pericolosa. Ha ribadito l’urgenza di essere pronti ad affrontare questa sfida globale.

La conferenza ha messo in evidenza come la lotta contro l’antibiotico-resistenza richieda un impegno concertato tra il mondo medico e la ricerca scientifica, per garantire un futuro più sicuro e sano per la popolazione.

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