Beirut, Papa Leone si raccoglie in preghiera al porto dopo l’esplosione del 2020

Rosita Ponti

Dicembre 2, 2025

Martedì 2 dicembre 2025, il Papa ha visitato il porto di Beirut per commemorare le vittime della devastante esplosione avvenuta il 4 agosto 2020. Questo tragico evento ha provocato oltre duecento morti, migliaia di feriti e ha lasciato molte persone senza casa, con ripercussioni economiche che il Libano continua a subire. La cerimonia ha visto la partecipazione di familiari delle vittime, che hanno portato con sé fotografie dei loro cari scomparsi.

La commemorazione al porto di Beirut

Il Pontefice, giunto al porto di Beirut, ha pregato in silenzio per onorare la memoria delle vittime di quella terribile giornata. La doppia esplosione che ha colpito la capitale libanese ha segnato profondamente la città e il suo popolo. Durante la cerimonia, Papa Leone ha deposto una corona di fiori in segno di rispetto e solidarietà. Questo gesto simbolico ha rappresentato un momento di riflessione e di vicinanza alle famiglie colpite dal dolore.

Al termine della commemorazione, il Papa ha avuto l’opportunità di incontrare alcuni familiari delle vittime, esprimendo le sue condoglianze e ascoltando le loro storie. Molti di loro hanno partecipato con grande emozione, portando le fotografie dei loro congiunti, un atto che ha reso palpabile il dolore e la perdita che hanno vissuto. La presenza del Pontefice ha offerto un momento di conforto in un contesto di sofferenza e di lutto.

Le conseguenze dell’esplosione del 2020

L’esplosione del 4 agosto 2020 ha avuto un impatto devastante su Beirut e sul Libano intero. Oltre ai morti e ai feriti, il disastro ha provocato ingenti danni materiali. Molti edifici sono stati distrutti e le infrastrutture della città hanno subito gravi compromissioni. Gli effetti economici sono stati significativi, aggravando una situazione già precaria per il paese, che stava affrontando una crisi economica profonda.

Il governo libanese ha faticato a gestire le conseguenze dell’esplosione, e la mancanza di risorse ha reso difficile il recupero e la ricostruzione. Le famiglie colpite continuano a lottare per ottenere giustizia e risarcimenti, mentre la comunità internazionale osserva con attenzione la situazione. La visita del Papa rappresenta un importante segnale di speranza e di solidarietà per un popolo che sta affrontando sfide enormi.

La commemorazione ha avuto un significato particolare, non solo per le famiglie delle vittime, ma anche per l’intera comunità libanese, che ha visto nel Pontefice un simbolo di unità e di pace in un momento di grande difficoltà. La presenza del Papa ha messo in evidenza l’importanza di non dimenticare le vittime e di continuare a lavorare per un futuro migliore per il Libano.

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