Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha riacceso il dibattito sulla gestione del calcio italiano durante il Galà del Calcio, tenutosi a Napoli il 25 gennaio 2025. Con toni accesi, ha criticato le scelte delle istituzioni calcistiche e dei dirigenti, evidenziando le problematiche legate alla Serie A e al sistema economico del calcio nazionale.
Diritti televisivi e avvertimenti
Durante il suo intervento, De Laurentiis ha lanciato un avvertimento riguardo ai diritti televisivi, puntando il dito contro DAZN. “A gennaio dovremo decidere il da farsi per il prossimo anno. Se DAZN decidesse di abbandonarci come ha fatto in Francia, ci troveremmo tutti in difficoltà”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di una gestione più oculata delle risorse economiche.
Critiche al formato dei campionati
Negli ultimi tempi, il presidente del Napoli ha manifestato il suo disappunto riguardo al formato dei campionati e alle regole sulle plusvalenze. Ha affermato che “il calcio italiano sta perdendo competitività e attrattiva rispetto ad altre grandi leghe europee, e questo è il risultato di una gestione miope e di interessi ristretti”. De Laurentiis ha anche criticato la Lega Serie A, accusandola di non proteggere adeguatamente i club più piccoli e di favorire esclusivamente le grandi squadre.
Frustrazione verso i colleghi
Il presidente ha anche espresso la sua frustrazione nei confronti dei colleghi, in particolare dei presidenti di Juventus, Milan e Inter, definendo alcune loro decisioni come “antidemocratiche”. Secondo De Laurentiis, il monopolio delle squadre più forti nella gestione delle entrate e delle decisioni politiche sta danneggiando il calcio italiano, limitando le opportunità di crescita per le altre società.
Necessità di riforma
Le dichiarazioni di De Laurentiis riflettono le sfide che il Napoli deve affrontare per mantenere un livello competitivo sia in campionato che in Europa. Il presidente ha ribadito la necessità di una riforma radicale del sistema calcistico, per garantire maggiore equilibrio e trasparenza nel mondo del calcio.
Critica alla gestione attuale
“Il calcio è vecchio, anzi stravecchio”, ha affermato, evidenziando la necessità di un cambiamento. Ha proseguito dicendo: “Si cerca sempre di ridurre i campionati nazionali, che non possono più sostenere questa situazione. Il calcio non appartiene a 3-4 nazioni, ma è un patrimonio globale. Dobbiamo comprendere dove risiedono i problemi di una non finanziabilità del calcio stesso”. De Laurentiis ha concluso con una critica alla gestione attuale, affermando che le regole e le pratiche attuate sembrano più quelle di impiegati di un grande sistema piuttosto che di imprenditori.
Discussione sul futuro del calcio
Il dibattito sollevato da De Laurentiis ha riacceso la discussione sul futuro del calcio in Italia e sul ruolo dei presidenti nella definizione del destino delle leghe.
