Dopo un intenso viaggio di cinque giorni, Papa Leone XIV ha concluso la sua visita in Libano, ultima tappa di un tour apostolico che ha avuto inizio il 27 novembre 2025. Arrivato a Beirut, il Pontefice peruviano è stato accolto con entusiasmo, accolto come un “messaggero di pace e di speranza” in un paese che, pur vantando una delle più grandi popolazioni cristiane, è segnato da conflitti interni.
Il discorso alle autorità libanesi
Durante il suo primo discorso rivolto alle autorità libanesi, Papa Leone ha esaltato la determinazione del Libano, noto anche come il Paese dei Cedri. Ha affrontato la complessità della riconciliazione, sottolineando che essa non può limitarsi a un semplice equilibrio di interessi. Ha invitato i presenti a riflettere su come prevenire l’emigrazione forzata dei giovani, evidenziando il ruolo cruciale delle donne nella costruzione della pace e nel mantenimento delle relazioni.
Il messaggio di pace
In un ambiente di grande tensione, il Papa ha dichiarato che il Libano rappresenta una “vocazione alla pace”. Ha messo in luce la resilienza del popolo libanese, capace di rialzarsi anche dopo le crisi più gravi. Ha esortato a riscoprire un “linguaggio di speranza” necessario per ricostruire la fiducia e il bene comune. Durante la sua permanenza, ha visitato il monastero di Annaya, dedicando preghiere al popolo libanese, che sta affrontando sfide significative.
Incontro con i giovani
Un momento particolarmente toccante è stato l’incontro con i giovani provenienti da diverse regioni del Libano. In un discorso carico di emozione, Papa Leone XIV ha esortato i ragazzi a costruire relazioni solide, paragonandole ai cedri che simboleggiano la forza e la stabilità del paese. Ha ascoltato le loro storie e risposto alle domande, promettendo un futuro libero da conflitti e invitando tutti a utilizzare il dono del tempo per sognare e lavorare per la pace.
La preghiera al Porto di Beirut
Oggi, 2 dicembre 2025, dopo aver lasciato il Porto di Beirut, Papa Leone ha fatto una preghiera silenziosa sul luogo dell’esplosione che ha colpito la città nell’agosto 2020. Successivamente, ha celebrato la Santa Messa nella spianata del Beirut Waterfront, dove migliaia di fedeli e pellegrini si sono riuniti. Questo evento ha rappresentato un forte messaggio di pace e unità, sottolineando l’importanza del dialogo interreligioso e la necessità di mantenere viva la speranza in un contesto di continue sfide.
Il messaggio finale del Papa
Durante l’omelia di congedo, il Papa ha citato il Vangelo, esprimendo l’importanza della lode e della gratitudine, anche in momenti di difficoltà. Ha invitato il popolo libanese a riconoscere la bellezza della loro terra, purtroppo offuscata da povertà e sofferenze. Ha descritto il Libano come un luogo di grande bellezza, ma ha anche messo in evidenza le ferite storiche e le attuali crisi politiche ed economiche che affliggono il paese.
Un futuro di speranza
Papa Leone XIV ha esortato i fedeli a trovare la luce anche nei momenti bui, sottolineando l’importanza di una fede genuina e del lavoro delle comunità religiose e dei laici nel promuovere il Vangelo. Ha chiesto a tutti di unirsi per restituire splendore al Libano, invitando a disarmare i cuori e ad aprire le porte al dialogo interreligioso. Ha concluso il suo messaggio con una citazione dal profeta Isaia, evocando un futuro di pace e giustizia, dove tutti possano riconoscersi come fratelli e sorelle.
