Autostrade: dal 2026 in arrivo il rimborso per il pedaggio autostradale

Rosita Ponti

Dicembre 3, 2025

Il nuovo sistema di rimborsi per i pedaggi autostradali, introdotto dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti, solleva interrogativi significativi riguardo ai diritti degli automobilisti. Secondo il Codacons, questa novità potrebbe limitare le possibilità di indennizzo per gli utenti, mentre al contempo trasferisce sui conducenti il costo sostenuto dalle società autostradali per i ristori.

Le problematiche del nuovo meccanismo di rimborso

Il Codacons ha espresso forti preoccupazioni riguardo al nuovo sistema di rimborsi per i pedaggi autostradali, evidenziando come il meccanismo possa favorire i gestori delle autostrade a discapito degli automobilisti. Un aspetto critico è rappresentato dal fatto che il rimborso non sarà erogato se il percorso ha già subito una riduzione generalizzata del pedaggio. Questa situazione potrebbe incentivare i gestori a ridurre le tariffe su tratte particolarmente problematiche, limitando così l’indennizzo per i disagi subiti dagli automobilisti. Inoltre, i disagi causati da cantieri mobili, che sono frequenti sulla rete autostradale, saranno esclusi dagli indennizzi, lasciando gli utenti senza alcuna forma di compensazione.

Le condizioni per ottenere un rimborso

In merito ai disservizi causati da blocchi della circolazione, il Codacons sottolinea che il diritto al rimborso integrale del pedaggio scatta solo se l’automobilista rimane bloccato in autostrada per oltre tre ore. Se il tempo di attesa è compreso tra 60 e 119 minuti, il rimborso sarà pari solo al 50%. Queste condizioni restrittive potrebbero rappresentare un ulteriore ostacolo per gli utenti, che potrebbero trovarsi a dover affrontare situazioni di disagio senza la possibilità di ricevere un adeguato indennizzo.

Le conseguenze economiche per gli automobilisti

Un elemento particolarmente critico del nuovo sistema riguarda la possibilità per le società autostradali di recuperare completamente le spese per i rimborsi attraverso un aumento delle tariffe dei pedaggi. Secondo quanto stabilito dalla normativa, per i ritardi causati da cantieri, i gestori possono recuperare il 100% delle spese sostenute fino al 2027, con percentuali decrescenti negli anni successivi. Questo meccanismo implica che, in caso di ritardi e blocchi del traffico, saranno gli automobilisti a sostenere economicamente i rimborsi attraverso l’aumento delle tariffe. Il Codacons conclude affermando che questa situazione rappresenta un onere ingiusto per gli utenti, costretti a pagare per ritardi e problematiche gestionali delle società autostradali.

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