Il 3 dicembre 2025, il Cremlino ha ospitato un incontro tra i rappresentanti americani, Witkoff e Kushner, e il presidente russo Vladimir Putin. Durante questo incontro, non sono stati registrati progressi significativi riguardo alla situazione in Ucraina. La tensione tra Russia e Occidente continua a crescere, con Putin che ha rilasciato dichiarazioni forti, accusando l’Europa di ostacolare la pace.
Posizione della Russia
Putin ha chiarito la posizione della Russia, affermando: “La Russia non ha intenzione di combattere con l’Europa, ma se quella vuole la guerra noi siamo pronti”. Queste parole, pronunciate in un contesto delicato, evidenziano le crescenti frizioni tra Mosca e i paesi europei. L’incontro si è svolto in un momento in cui le tensioni geopolitiche sono alte, e il presidente russo ha voluto rispondere direttamente alle affermazioni dell’Ammiraglio Cavo Dragone, il quale ha descritto le operazioni della NATO come una forma di azione difensiva ibrida contro la Russia.
Compromesso e difficoltà
Il consigliere presidenziale russo Ushakov ha dichiarato che non è stato ancora raggiunto un compromesso, in particolare riguardo alle questioni territoriali. “C’è ancora molto lavoro da fare”, ha sottolineato, evidenziando la complessità della situazione attuale. Le dichiarazioni di Putin e le osservazioni di Ushakov riflettono la difficoltà di trovare una soluzione pacifica al conflitto, con entrambe le parti che continuano a mantenere posizioni ferme e contrapposte.
Situazione generale
Il quadro generale rimane teso, con l’Europa che si trova al centro delle critiche russe. La posizione di Mosca sembra essere quella di non voler cedere terreno, mentre dall’altra parte si attende una risposta chiara e univoca da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati. Gli sviluppi futuri di questa situazione potrebbero avere ripercussioni significative non solo per la Russia e l’Europa, ma anche per l’intera comunità internazionale.
