Svolta significativa nelle indagini riguardanti la scomparsa di Vito Mezzalira, un uomo di 66 anni, ex dipendente di Poste Italiane, il cui destino rimaneva avvolto nel mistero dalla stagione estiva del 2019. Recentemente, nel giardino della sua abitazione a Sdraussina, frazione di Sagrado, in provincia di Gorizia, sono stati rinvenuti i suoi resti. Gli accertamenti condotti sull’arcata dentale e su altri resti ossei ritrovati all’interno di un pozzo della villetta hanno confermato l’identità dell’uomo, originario di Modena ma residente a Trieste. La notizia è stata riportata dal quotidiano Il Piccolo.
Indagati per omicidio e truffa
Le indagini hanno portato a identificare tre persone come indagate per la scomparsa di Mezzalira. Si tratta della ex convivente, Mariuccia Orlando, del suo fratellastro, Moreno Redivo, e del figlio di quest’ultima, Andrea Piscanec. Questi soggetti devono rispondere di gravi accuse, tra cui l’ipotesi di reato di concorso in omicidio volontario, concorso in sottrazione di cadavere e truffa aggravata e continuata. Quest’ultima accusa è particolarmente rilevante, poiché i tre avrebbero continuato a ritirare la pensione di Mezzalira anche dopo la sua scomparsa, un comportamento che ha sollevato ulteriori interrogativi sulle circostanze della sua scomparsa.
Le indagini e le scoperte
Le indagini sono state avviate nel 2019, quando Vito Mezzalira è stato denunciato come scomparso. Da allora, le autorità hanno condotto numerose ricerche senza successo. Solo all’inizio di questo mese, gli investigatori hanno effettuato un sopralluogo approfondito nella proprietà di Sdraussina, portando alla scoperta dei resti umani. Gli esami forensi hanno rivelato che i resti rinvenuti appartenevano indiscutibilmente a Mezzalira, confermando così il timore che lo circondava da anni.
Le autorità stanno ora cercando di ricostruire gli eventi che hanno portato alla scomparsa dell’uomo e il ruolo che gli indagati potrebbero aver avuto in questa drammatica vicenda. L’interesse pubblico e mediatico su questo caso è aumentato notevolmente, spingendo le forze dell’ordine a lavorare con determinazione per fare luce su quanto accaduto.
Il contesto della scomparsa
Vito Mezzalira, prima di andare in pensione, aveva lavorato per anni come postino e viveva una vita tranquilla nella sua casa a Sdraussina. La sua scomparsa, avvenuta nell’estate del 2019, aveva destato preoccupazione tra amici e familiari, che non avevano più avuto sue notizie. La situazione si era complicata ulteriormente con il passare del tempo, lasciando aperte molte domande e alimentando le speculazioni su cosa potesse essere successo.
Con il ritrovamento dei resti, le autorità hanno ora un punto di partenza per approfondire le indagini e cercare di chiarire i dettagli di questa triste storia. La comunità locale attende con ansia sviluppi che possano finalmente portare a una risposta sulle circostanze della scomparsa di Vito Mezzalira e sulle responsabilità degli indagati.
