Il 4 dicembre 2025 rappresenta una data cruciale per la famiglia nel bosco, che attende con trepidazione l’incontro presso il Tribunale per i minorenni dell’Aquila. In questo pomeriggio, i legali della coppia anglo-australiana Nathan e Catherine presenteranno una richiesta urgente di ricongiungimento familiare. Tuttavia, i genitori non parteciperanno all’udienza, poiché per questo tipo di procedimenti sono previsti solo i giudici, gli avvocati, la tutrice e la curatrice dei bambini.
Elementi significativi a favore della coppia
Un elemento significativo a favore della coppia è rappresentato dalla mancata traduzione degli atti, che ha ostacolato la piena collaborazione tra le parti coinvolte. Inoltre, alcune testimonianze hanno smentito la presunta scarsa socializzazione dei bambini, un punto che potrebbe influenzare positivamente le decisioni del tribunale.
Relazioni dai servizi sociali
Nel contesto di questa situazione, sono state pubblicate due relazioni dai servizi sociali e dalla responsabile della struttura che attualmente ospita i tre fratellini. Questi documenti confermano che i bambini stanno bene e si sono adattati in modo positivo alla loro nuova vita, mostrando un equilibrio che esclude la presenza di traumi. Le visite pediatriche hanno attestato la loro buona salute. La coppia, Nathan e Catherine, ha dimostrato un atteggiamento collaborativo, in netto contrasto con le precedenti descrizioni contenute negli atti, dove veniva evidenziata una loro rigidità nelle convinzioni. Catherine ha la possibilità di trascorrere del tempo con i bambini durante i pasti, mentre Nathan ha diritto a due incontri settimanali.
Possibili sviluppi futuri
Se il Tribunale per i minorenni decidesse di autorizzare il ricongiungimento della famiglia, potrebbe esserci la rinuncia al reclamo già presentato in Corte d’appello. Nella stessa giornata, sempre a L’Aquila, si svolgerà un’assemblea dell’Associazione nazionale magistrati, in segno di solidarietà nei confronti dei colleghi del Tribunale per i minorenni, firmatari dell’ordinanza di allontanamento dei bambini. Tra i partecipanti, figura anche la presidente Cecilia Angrisano, che dal 20 novembre è stata oggetto di pesanti insulti sui social media.