GIP dispone arresti domiciliari per Cuffaro, respinta richiesta per Romano

Rosita Ponti

Dicembre 3, 2025

Dopo l’interrogatorio di garanzia, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) ha disposto misure cautelari nei confronti di Salvatore Cuffaro e di altri due indagati, mentre ha respinto la richiesta di arresti domiciliari per Saverio Romano, deputato e coordinatore del partito Noi Moderati. Questa decisione è stata presa il 15 novembre 2025, in seguito alla prassi standard che impone di ottenere un’autorizzazione parlamentare per misure cautelari nei confronti di un parlamentare.

Richiesta di misure cautelari

La richiesta di misure cautelari era stata presentata all’inizio di novembre 2025 dalla Procura di Palermo, che aveva notificato un “avviso di arresto” a un totale di 18 persone coinvolte nel caso. Gli indagati sono accusati di gravi reati, tra cui associazione a delinquere, turbativa d’asta, corruzione e manipolazione di appalti pubblici. Le indagini si concentrano prevalentemente su irregolarità nel settore della sanità, ma non si limitano a questo ambito.

Perquisizioni e sequestri

Durante le perquisizioni effettuate, sono stati sequestrati circa 80.000 euro in contante presso l’abitazione di Cuffaro. Tuttavia, una parte del sequestro, ammontante a 39.000 euro, è stata successivamente restituita dal Tribunale del Riesame, che ha ritenuto legittimo il possesso di tali somme.

Misure cautelari e libertà personale

La misura cautelare imposta a Cuffaro comporta l’impossibilità di svolgere attività pubbliche o private in libertà. Questa restrizione limita notevolmente i suoi spostamenti e la sua libertà personale. Per quanto riguarda Saverio Romano, l’archiviazione della richiesta di arresto domiciliare al momento lo esonera da eventuali restrizioni, ma l’inchiesta continua e potrebbero emergere nuovi sviluppi che richiederebbero un’autorizzazione a procedere da parte del Parlamento.

Attesa per la decisione del GIP

Per gli altri indagati, si attende la decisione del GIP che seguirà gli interrogatori o l’eventuale archiviazione. Il procedimento è complesso e coinvolge un ampio numero di persone, inclusi dirigenti pubblici, rendendo la situazione particolarmente delicata e intricata.

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