I resti forniti da Hamas non sono riconducibili all’ostaggio di Gaza

Rosita Ponti

Dicembre 3, 2025

Gli esperti forensi di Israele hanno comunicato che i resti umani ricevuti da Hamas martedì scorso non appartengono agli ultimi due ostaggi rimasti a Gaza. Questo annuncio è stato reso noto oggi dall’ufficio del primo ministro israeliano. L’identificazione dei resti è stata effettuata presso il National Forensic Center, un ente specializzato in analisi forensi.

Dettagli sull’accordo di cessate il fuoco

Secondo i termini stabiliti nell’accordo di cessate il fuoco del mese di ottobre, Hamas aveva consegnato i resti presentandoli come appartenenti a uno degli ultimi due ostaggi deceduti ancora presenti a Gaza. I due ostaggi in questione sono l’agente di polizia israeliano Ran Gwilyi e il cittadino thailandese Sudthisak Rinthalak. Entrambi furono rapiti durante l’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023, un evento che ha dato inizio a due anni di conflitto devastante nella regione di Gaza.

Il ruolo della Croce Rossa

La Croce Rossa ha svolto un ruolo cruciale come mediatrice tra le organizzazioni militanti di Gaza e il governo israeliano durante l’intero conflitto scaturito dall’attacco di Hamas. Grazie agli sforzi della Croce Rossa, è stato possibile facilitare il rilascio di alcuni ostaggi vivi e gestire la consegna delle salme, cercando di alleviare le sofferenze delle famiglie coinvolte in questa drammatica situazione.

×