La lotta contro l’uso dei telefoni tra gli adolescenti si espande a livello mondiale

Rosita Ponti

Dicembre 3, 2025

AgenPress. Nella settimana passata, il presidente della Francia, Emmanuel Macron, ha espresso il suo sostegno a una proposta che prevede il divieto dell’uso dei cellulari nelle scuole superiori. Questa iniziativa lo colloca tra i leader globali che stanno promuovendo restrizioni sull’uso della tecnologia e dei social media da parte dei giovani.

Studi recenti sulla salute dei ragazzi

Studi recenti indicano una crescente preoccupazione riguardo alla salute fisica e mentale dei ragazzi in relazione all’uso degli smartphone. Una ricerca pubblicata sulla rivista Pediatrics ha rivelato che i preadolescenti in possesso di smartphone mostrano tassi più elevati di depressione, obesità e disturbi del sonno rispetto ai loro coetanei senza dispositivi.

Iniziative in Australia

Nel mese di marzo 2025, l’Australia si appresta a diventare la prima nazione democratica a vietare l’uso di app come TikTok e Instagram per i minori di 16 anni, segnando un passo significativo nella lotta contro l’uso eccessivo dei social media tra i giovani.

Misure in altre nazioni

Diversi paesi stanno intraprendendo azioni simili per limitare l’accesso dei giovani alla tecnologia. All’inizio di quest’anno, la Corea del Sud ha adottato una legge che vieta l’uso dei cellulari nelle scuole, cercando di promuovere un ambiente educativo più sano.

Anche il governo danese ha fatto sapere di voler introdurre un divieto per l’accesso ai social media per i minori di 15 anni, evidenziando la crescente consapevolezza dei rischi associati all’uso prematuro della tecnologia.

In Brasile, si prevede che i minori di 16 anni debbano collegare i loro account social a un tutore, il quale avrà la facoltà di imporre restrizioni sull’uso delle piattaforme. Questa misura mira a garantire una supervisione più attenta dell’attività online dei giovani.

La Nuova Zelanda ha già implementato un divieto dell’uso dei cellulari nelle scuole, stabilendo una norma che entrerà in vigore nel 2024, mentre la Commissione europea ha approvato una risoluzione non vincolante che limita l’accesso ai social media per i minori di 16 anni senza il consenso dei genitori, una decisione presa la scorsa settimana.

Le sfide negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti, le iniziative federali per proteggere i bambini online hanno incontrato difficoltà nel trasformarsi in leggi concrete. Le resistenze a tali misure sono in parte dovute a forti pressioni che richiamano i diritti dei bambini, come stabilito dal Primo Emendamento. Questo scenario evidenzia la complessità della questione e le sfide che i legislatori devono affrontare per garantire la sicurezza dei più giovani nell’era digitale.

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