Attacco aerei israeliani colpiscono campi per sfollati: sei vittime, tra cui due bambini

Veronica Robinson

Dicembre 4, 2025

Gruppi di palestinesi hanno tentato di domare le fiamme che hanno devastato le tende di un campo profughi a Khan Younis, nella Striscia di Gaza, a seguito di un attacco missilistico israeliano avvenuto mercoledì sera, il 3 dicembre 2025. La situazione è stata segnata da un clima di disperazione e paura tra gli abitanti, che hanno assistito impotenti alla distruzione delle loro abitazioni.

Situazione umanitaria critica

Il personale medico dell’ospedale Al-Kuwaiti ha confermato il recupero di sei corpi, tra cui quelli di due bambini. Questa tragedia ha ulteriormente aggravato la già critica situazione umanitaria nella regione, dove la sofferenza dei civili continua a crescere. L’esercito israeliano ha giustificato l’attacco a Khan Younis come un’operazione mirata a colpire un presunto “terrorista di Hamas“, senza fornire ulteriori dettagli sull’identità della persona coinvolta.

Risposta di Hamas

Hamas ha risposto a questa aggressione definendo il raid israeliano una chiara “violazione dell’accordo di cessate il fuoco“. L’organizzazione ha dichiarato che Israele deve assumersi la “piena responsabilità” per le conseguenze di questa escalation, sottolineando la fragilità della tregua in atto.

Statistiche sulle vittime

Le autorità sanitarie di Gaza hanno riportato che, dall’entrata in vigore del cessate il fuoco lo scorso 10 ottobre, circa 360 palestinesi, tra cui un numero significativo di donne e bambini, hanno perso la vita. Durante lo stesso periodo, le autorità israeliane hanno affermato che tre soldati israeliani sono stati uccisi da miliziani palestinesi, evidenziando la complessità e la tensione di questo conflitto.

Violenza e tregua

Sebbene la violenza sia diminuita dopo l’accordo di tregua, Israele ha continuato a bombardare la Striscia di Gaza e a effettuare demolizioni di quelle che considera “infrastrutture di Hamas“. Entrambe le parti si accusano reciprocamente di aver violato l’accordo di cessate il fuoco, un’intesa che era stata promossa dall’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, rendendo la situazione ancora più instabile e incerta.

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