AgenPress riporta le parole di Massimo Cacciari, filosofo, durante un’intervista a Radio Cusano Campus nel programma “Battitori Liberi”, condotto da Gianluca Fabi e Savino Balzano. Cacciari ha espresso forti critiche riguardo alla situazione attuale tra Russia e Ucraina, sottolineando come entrambe le nazioni siano ferme sulle proprie posizioni. La Russia, secondo Cacciari, si considera vincitrice e desidera imporre le proprie condizioni per un eventuale trattato, mentre l’Ucraina non sembra comprendere appieno l’andamento del conflitto.
Il filosofo ha messo in evidenza la necessità di una posizione più realistica da parte di entrambe le parti: la Russia non può prevalere militarmente, mentre l’Ucraina non può affrontare la situazione in solitudine. Cacciari ha anche criticato l’atteggiamento dell’Europa, definendolo “folle e dannoso” per gli interessi dei Paesi europei, evidenziando come le sanzioni imposte siano state auto-inflitte e come l’Europa si trovi ora in conflitto anche con gli Stati Uniti. Secondo lui, l’Unione Europea ha dimostrato di essere inefficace.
Critiche ai leader europei
Cacciari ha espresso un giudizio severo sui leader europei, definendoli “debolissimi”. Ha citato Giorgia Meloni come la meno peggio tra i leader, ritenendola la più realista tra i suoi colleghi. Ha descritto il regime europeo come antidemocratico, affermando che la maggior parte dei politici adotta una cultura neoliberista che non è in linea con i principi democratici. Ha anche criticato il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, per la sua posizione considerata “pallida”, auspicando una maggiore assertività, ma riconoscendo che Mattarella è un presidente orientato alla mediazione e non incline a polemiche contro il governo.
Contraddizioni interne al governo italiano
Cacciari ha evidenziato la crescente contraddizione all’interno del governo italiano, in particolare riguardo alla figura della Meloni, che proviene da una tradizione di destra sociale. Ha avvertito che questa contraddizione potrebbe portare a una crisi, poiché le politiche del governo sembrano allinearsi agli interessi dei grandi gruppi economici, mentre la formazione politica della Meloni è radicata in una destra sociale, non liberista.
Il filosofo ha anche sollevato preoccupazioni sullo stato della democrazia in Italia, affermando che non si chiede più nulla ai cittadini riguardo a questioni cruciali come il riarmo. Ha criticato l’assenza di sondaggi seri per capire se i cittadini preferirebbero che i 90 miliardi di euro destinati agli armamenti fossero utilizzati per migliorare scuole e sanità.
Disinformazione e media italiani
Cacciari ha denunciato la disinformazione sistematica che caratterizza il conflitto, affermando che molti organi di stampa italiani hanno contribuito a questa situazione. Ha sottolineato come la guerra venga combattuta anche attraverso le fake news, evidenziando che il 90% dei media italiani ha operato in questo modo. Ha lamentato la mancanza di indagini approfondite sulle cause del conflitto, sul comportamento della NATO e dell’Europa, e ha messo in discussione la veridicità delle notizie diffuse, affermando che la Russia è ora a un passo da Kiev, contrariamente a quanto riportato in precedenza dai media, che avevano sostenuto che l’Ucraina stesse prevalendo.
