Il 15 gennaio 2025, i lavoratori metalmeccanici di Genova hanno dato vita a un imponente corteo di sciopero generale, partendo dai giardini Melis. Questa manifestazione è stata indetta dai sindacati in risposta alla vertenza riguardante l’ex Ilva, un tema che continua a suscitare preoccupazione tra i dipendenti del settore.
Partecipazione e solidarietà
In piazza, si sono riuniti lavoratori provenienti da diverse importanti aziende del capoluogo ligure, tra cui Ansaldo Energia, Piaggio Aerospace e Fincantieri, uniti in segno di solidarietà per la causa. Tra i partecipanti si è distinta la sindaca di Genova, Silvia Salis, che ha voluto mostrare il proprio supporto ai manifestanti.
Motivazioni dello sciopero
Durante il corteo, i lavoratori ex Ilva hanno portato con sé quattro mezzi pesanti, simboli della loro lotta e della necessità di mantenere viva la produzione. Il segretario generale della Fiom Cgil, Michele De Palma, ha spiegato le ragioni di questo sciopero: “Stiamo scioperando per la dignità del lavoro. È inaccettabile che il governo, che aveva presentato un piano condiviso, con tre ‘DRI’ e quattro forni elettrici, di cui uno a Genova, per garantire la continuità produttiva e occupazionale, ma anche la decarbonizzazione, abbia poi cambiato completamente le carte in tavola e fermato tutti gli impianti”.
Difficoltà del settore metalmeccanico
La manifestazione ha messo in luce le difficoltà e le incertezze che attualmente affliggono il settore metalmeccanico, con i lavoratori che chiedono un ripristino del piano inizialmente concordato e un impegno concreto da parte delle istituzioni per garantire il futuro dell’industria nella regione. La protesta ha rappresentato non solo un momento di unità tra i lavoratori, ma anche un appello urgente affinché le promesse fatte non vengano disattese, sottolineando l’importanza della stabilità occupazionale e della sostenibilità ambientale nel settore industriale.