L’avvocato di Andrea Sempio, Liborio Cataliotti, ha espresso forti dubbi riguardo alla recente perizia presentata dall’esperta Albani, definendola priva di valore. La nuova analisi, depositata nell’ambito dell’incidente probatorio, ha rivelato che il DNA rinvenuto sotto le unghie di Chiara Poggi è compatibile con la linea maschile della famiglia Sempio. Tuttavia, i periti hanno chiarito che non è possibile identificare un singolo individuo. I calcoli biostatistici indicano un “supporto moderatamente forte/forte e moderato” alla compatibilità genetica, ma non permettono di effettuare un’identificazione precisa.
Le dichiarazioni dell’avvocato
Durante un intervento nel programma “Mattino Cinque”, trasmesso il 15 gennaio 2025, Cataliotti ha messo in discussione l’affidabilità dei risultati, affermando che potrebbero essere “falsi, sbagliati o fuorvianti”. Il legale ha sottolineato che i risultati, potenzialmente artefatti, non hanno valore e non possono stabilire un contatto diretto con Chiara Poggi, né tantomeno essere ricondotti al giorno dell’omicidio. “Quando vi sbandiereranno che ci saranno risultati, bisogna tenere in considerazione che questa è una prova inutile, che non serve a nessuno”, ha ribadito.
La posizione di Sempio
Cataliotti ha continuato a difendere l’innocenza di Andrea Sempio, citando le stesse affermazioni della dottoressa Albani nella perizia. Ha evidenziato che le premesse sono più significative delle conclusioni e ha messo in discussione l’affidabilità delle prove. “Non si possono neanche definire repliche, ma potrebbe trattarsi di un artefatto”, ha affermato. L’avvocato ha paragonato la perizia a “un sondaggio prima delle elezioni rispetto al risultato delle elezioni”, descrivendo la situazione come “un palazzo privo di fondamenta”.
La questione rimane complessa e controversa, con la difesa che continua a contestare la validità delle prove presentate. La vicenda di Chiara Poggi, avvenuta nel 2007, continua a sollevare interrogativi e a mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica.
