È deceduto all’età di 84 anni a Nashville il celebre musicista statunitense Steve Cropper, noto chitarrista, compositore e paroliere, considerato uno dei principali artefici del Memphis sound. La notizia è stata confermata dalla sua famiglia e riportata dai media americani il 4 dicembre 2025. Cropper ha prestato il suo inconfondibile stile di chitarra Telecaster a numerosi capolavori della soul music, contribuendo a definire il genere.
Cropper, soprannominato “The Colonel”, ha legato la sua carriera a brani iconici come “Soul Man”, “Green Onions” e “(Sittin’ on) the Dock of the Bay”. È stato uno dei fondatori dei Booker T. & the M.G.’s, un gruppo che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica. Inoltre, ha fatto parte della Blues Brothers Band, formata negli anni ’70 da John Belushi e Dan Aykroyd, partecipando a tour, registrazioni e ai celebri film “The Blues Brothers” (1980) e “Blues Brothers – Il mito continua” (1998).
Riconoscimenti e premi
Cropper ha ricevuto due prestigiosi Grammy Award: uno per “(Sittin’ On) The Dock of the Bay”, in qualità di co-autore insieme a Otis Redding, e l’altro per “Cruisin”, come membro degli M.G.’s. La sua carriera è stata contrassegnata da un’influenza duratura nel panorama musicale, tanto che è considerato uno dei padri del soul moderno.
Origini e influenze musicali
Nato il 21 ottobre 1941 nei pressi di Dora, nel Missouri, Cropper si trasferì con la sua famiglia a Memphis nel 1950. Qui entrò in contatto con una varietà di generi musicali, tra cui gospel, R&B e il nascente rock’n’roll. Iniziò a suonare la chitarra all’età di dieci anni, influenzato da artisti come Lowman Pauling dei Five Royales, Chuck Berry, Chet Atkins e Jimmy Reed. Queste influenze hanno contribuito a creare il suo stile distintivo, caratterizzato da un perfetto equilibrio tra precisione, essenzialità e groove.
La carriera con i Blues Brothers
La notorietà di Cropper esplose nel 1978, quando John Belushi e Dan Aykroyd lo scelsero per unirsi alla Blues Brothers Band. Questa collaborazione segnò l’inizio di una nuova e fruttuosa fase della sua carriera, che lo portò a partecipare a numerosi album e tour sold out. Il suo ingresso nella band fu accompagnato dall’iconica frase “Play it, Steve!”, pronunciata da Belushi, che divenne un segno distintivo della sua immagine pubblica.
La sua abilità nel suonare la chitarra e il suo contributo alla musica soul hanno reso Cropper un artista amato e rispettato, la cui eredità continuerà a vivere attraverso le sue canzoni e le sue influenze su generazioni di musicisti.