Mantova, uomo si finge madre defunta: “L’ho fatto per sentirla vicina”

Veronica Robinson

Dicembre 4, 2025

L’episodio drammatico che coinvolge un ex infermiere di 56 anni, residente a Borgo Virgilio (Mantova), ha suscitato sconcerto e incredulità. L’uomo è accusato di aver finto di essere la madre defunta nel 2022, mantenendo il corpo della donna nella propria abitazione. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il legale dell’imputato, Francesco Ferrari, ha dichiarato che il suo assistito ha agito con l’intento di rimanere vicino alla madre, affermando che non vi era alcun fine di lucro nelle sue azioni.

Il 57enne ha espresso un forte senso di colpa e vergogna per la situazione, negando qualsiasi responsabilità sulla morte della madre e sottolineando il legame profondo che li univa. Ha anche affermato di essere pronto a risarcire lo Stato per eventuali danni economici, e, sostenuto dalla propria fede, ha chiesto di essere lasciato in silenzio.

Le circostanze del caso

Il caso è emerso quando l’ex infermiere ha tentato di rinnovare la carta d’identità scaduta della madre presso l’Anagrafe del suo comune, travestendosi con parrucca e abiti femminili. Tuttavia, il travestimento non ha ingannato il personale comunale, che ha notato delle incongruenze. Le discrepanze hanno portato a un controllo più approfondito, durante il quale è stata confrontata la foto scattata al momento con quella presente sulla carta d’identità, scaduta da dieci anni. Questo ha sollevato sospetti, portando all’intervento della polizia locale e alla scoperta del cadavere mummificato della madre all’interno dell’abitazione dell’uomo.

Attualmente, l’ex infermiere si trova a piede libero ed è indagato per reati gravi, tra cui occultamento di cadavere, truffa ai danni dello Stato, sostituzione di persona e falso in atto pubblico. L’INPS sta anche valutando l’ammontare della pensione percepita illecitamente dall’uomo, che potrebbe ammontare a circa 3mila euro al mese, considerando che la madre riceveva non solo il proprio assegno pensionistico, ma anche la reversibilità del marito, un medico di Borgo Virgilio, deceduto anni fa.

La scoperta del corpo

I carabinieri di Mantova hanno reso noto che il corpo della donna è stato rinvenuto dagli agenti della polizia locale, avvolto in più strati di lenzuola e riposto in due sacchi a pelo, all’interno di un locale adibito a lavanderia, vicino a un armadio. L’ex infermiere avrebbe tentato di preservare il corpo, rimuovendo i liquidi con una siringa per evitare la decomposizione e l’emissione di cattivi odori.

Questo inquietante caso ha sollevato interrogativi su come sia possibile che una situazione così grave sia potuta verificarsi senza che nessuno se ne accorgesse per un lungo periodo. La comunità di Borgo Virgilio è scossa da questa vicenda, che ha messo in luce non solo un atto di grande disperazione, ma anche le fragilità umane e le relazioni familiari complesse.

×