Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha rilasciato oggi, 12 marzo 2025, un’intervista a India Today durante la sua visita a Nuova Delhi, in cui ha affermato che la Russia intende esercitare un controllo completo sulla regione del Donbass in Ucraina. Questa dichiarazione giunge in un contesto di tensioni crescenti tra Mosca e Kiev, con Putin che ha avvertito che le forze russe agiranno militarmente se le truppe ucraine non si ritireranno dall’area.
Determinazione della Russia
Putin ha dichiarato: “O libereremo questi territori con la forza delle armi, oppure le truppe ucraine se ne andranno.” Questa affermazione sottolinea la determinazione della Russia nel perseguire i suoi obiettivi territoriali, nonostante le resistenze da parte dell’Ucraina.
Posizione dell’Ucraina
L’Ucraina, da parte sua, ha ribadito la sua posizione di non voler cedere alcun territorio a Mosca, in particolare quelle aree che non sono state conquistate militarmente. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato che non ci sarà alcuna ricompensa per la Russia per una guerra che è stata iniziata da quest’ultima.
Controllo territoriale della Russia
Attualmente, la Russia controlla circa il 19,2% del territorio ucraino, comprendendo la Crimea, annessa nel 2014, e le regioni di Luhansk e Donetsk, con oltre l’80% di quest’ultima sotto il suo controllo. Inoltre, Mosca detiene anche circa il 75% delle regioni di Kherson e Zaporizhia, oltre a porzioni delle aree di Kharkiv, Sumy, Mykolaiv e Dnipropetrovsk. Nonostante ciò, circa 5.000 chilometri quadrati della regione di Donetsk rimangono sotto il controllo ucraino.
Colloqui di pace e obiettivi russi
In merito ai colloqui di pace con gli Stati Uniti, la Russia ha espresso chiaramente la sua intenzione di ottenere il controllo su tutta la regione del Donbass, un obiettivo che continua a rappresentare un punto cruciale nelle negoziazioni tra le due nazioni. Nel 2022, Mosca aveva dichiarato le regioni di Luhansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhia parte integrante della Russia, un’azione che è stata condannata dall’Occidente e da Kiev, che hanno definito il referendum che ha portato a tale decisione come fraudolento.