Unione Tributaristi e Codacons presentano ricorso contro l’Agenzia delle Entrate

Rosita Ponti

Dicembre 4, 2025

L’Unione Tributaristi Italiani (UNITI) e il Codacons hanno espresso forte preoccupazione riguardo alla condotta dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader), denunciando una pressione costante e crescente nei confronti di cittadini e imprese, specialmente in questo periodo. Le due organizzazioni segnalano che le comunicazioni inviate dall’Ader minacciano l’imminente avvio di azioni di “esecuzione forzata”, una strategia considerata non solo aggressiva, ma anche inopportuna, data la situazione economica attuale.

La questione centrale

La questione centrale, messa in evidenza da UNITI e Codacons, riguarda il fatto che le comunicazioni dell’Ader includono frequentemente atti che potrebbero beneficiare della “Rottamazione-quinquies”. Questa misura, attesa da molti contribuenti in difficoltà, dovrebbe essere approvata a breve e rappresenta una possibilità di soluzione per chi si trova in difficoltà economiche.

Le dichiarazioni dei presidenti

Simone Germani, Presidente dell’Unione Tributaristi Italiani, ha dichiarato: “È inaccettabile che, a pochi giorni dall’introduzione di una norma di pacificazione fiscale, l’Ader si affanni a minacciare azioni di pignoramento. Questo comportamento non solo alimenta la sfiducia nei confronti delle istituzioni, ma contraddice il concetto di ‘fisco amico’ e viola i principi di lealtà e buona fede previsti dallo Statuto del Contribuente.”

Anche Gianluca Di Ascenzo, Presidente del Codacons, ha espresso il suo disappunto: “Contestiamo questa attività persecutoria nei confronti dei contribuenti che non riescono a far fronte ai pagamenti a causa delle difficoltà economiche.”

Entrambi i presidenti hanno lanciato un appello per fermare immediatamente queste attività coercitive, che potrebbero arrecare danni economici e psicologici a migliaia di famiglie e aziende.

Le richieste delle associazioni

UNITI e Codacons hanno annunciato l’intenzione di intraprendere tutte le azioni necessarie per difendere i diritti dei contribuenti. Hanno formalmente richiesto al Governo e al Ministero dell’Economia e delle Finanze due misure specifiche:

  1. L’immediato stop di tutte le attività di riscossione coatta relative ad atti che rientrano nel perimetro della futura Rottamazione-quinquies.
  2. L’attivazione di un tavolo di confronto urgente per rivedere le procedure di comunicazione dell’Ader, assicurando il rispetto integrale dello Statuto del Contribuente.

Le associazioni si sono dichiarate pronte a continuare la loro battaglia per garantire un trattamento equo e giusto per tutti i contribuenti italiani, evidenziando l’importanza di un dialogo costruttivo con le istituzioni per affrontare le problematiche attuali. La situazione continua a destare preoccupazione e richiede un intervento tempestivo per evitare ulteriori complicazioni per i cittadini e le aziende in difficoltà.

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