Utilizzo dei beni russi congelati: Medvedev avverte sui rischi di conflitto

Veronica Robinson

Dicembre 4, 2025

Dmitry Medvedev, attuale vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa e già presidente e primo ministro del Paese, ha lanciato un avvertimento significativo riguardo alle relazioni tra Mosca e lUnione Europea. Il 3 gennaio 2025, Medvedev ha dichiarato che un eventuale sequestro dei beni russi congelati da parte dellUE potrebbe essere interpretato da parte della Russia come un atto di guerra.

Le dichiarazioni di Medvedev

Secondo le parole di Medvedev, se lUnione Europea tentasse di appropriarsi dei beni russi congelati in Belgio, giustificandosi con un presunto “prestito di riparazione”, Mosca considererebbe tale azione come una provocazione grave. “Questa mossa potrebbe essere vista come una causa di guerra, con conseguenze dirette per Bruxelles e per ogni singolo Stato membro dellUnione“, ha affermato l’ex presidente russo.

Il contesto della proposta europea

Il contesto di queste dichiarazioni è legato alla recente proposta avanzata dalla Commissione Europea, che mercoledì ha presentato un piano per raccogliere 90 miliardi di euro a favore dellUcraina. Questa iniziativa prevede l’utilizzo di beni statali russi attualmente congelati, una strategia che ha suscitato forti reazioni da parte di Mosca.

Le ripercussioni delle azioni europee

Medvedev ha messo in guardia sull’importanza di non sottovalutare le ripercussioni di tali azioni, sottolineando come la Russia potrebbe reagire in modo deciso se si concretizzassero tentativi di espropriazione dei beni. Le tensioni tra Mosca e Bruxelles rimangono elevate, e le dichiarazioni di Medvedev evidenziano il rischio di un ulteriore deterioramento delle relazioni diplomatiche tra le due entità.

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