Assalto alla sede de La Stampa: l’ADP esprime condanna e chiede risarcimenti ai responsabili

Veronica Robinson

Dicembre 5, 2025

La sede del quotidiano nazionale La Stampa, situata a Torino, è stata recentemente colpita da un assalto violento, perpetrato da gruppi di antagonisti di sinistra e centri sociali. L’evento ha suscitato un’ondata di indignazione e una condanna unanime da parte delle istituzioni e della società civile, evidenziando la gravità della situazione.

Condanna dell’incidente da parte di autorità

Il 12 gennaio 2025, Gaspare Maiorana, segretario generale nazionale dell’ADP (Autonomi di Polizia), insieme alla segretaria torinese Carmela Pistaccchio, ha espresso una ferma condanna per l’incidente, definendolo “un atto di violenza inaccettabile e un attacco alla libertà di stampa”. Maiorana ha sottolineato l’importanza di tutelare la libertà di espressione e ha ribadito che “non è tollerabile che gruppi estremisti possano compromettere la sicurezza dei giornalisti e la libertà di informazione”.

Solidarietà da parte dei Ministri

La condanna dell’assalto è arrivata anche da Matteo Piantedosi, Ministro dell’Interno, e Guido Crosetto, Ministro della Difesa, entrambi esprimendo solidarietà ai giornalisti e ai dipendenti del quotidiano. Le loro dichiarazioni hanno messo in evidenza la necessità di proteggere i diritti dei professionisti dell’informazione e di garantire un ambiente sicuro per il lavoro giornalistico.

Posizione della redazione de La Stampa

In risposta all’assalto, la redazione de La Stampa ha rilasciato una dichiarazione, affermando che “questo attacco rappresenta un tentativo di intimidazione e censura, ma non ci fermeremo. Proseguiremo nel nostro impegno per garantire ai cittadini il diritto all’informazione e alla libertà di espressione”. Questa posizione ferma evidenzia la determinazione della redazione a resistere a pressioni e minacce esterne.

Dibattito sulla libertà di stampa

L’incidente ha riaperto il dibattito sulla libertà di stampa e sulla sicurezza dei giornalisti in Italia. È fondamentale che istituzioni e società civile collaborino per condannare atti di violenza e per garantire la protezione della libertà di espressione, un valore fondamentale in una democrazia. La questione della sicurezza dei giornalisti deve essere affrontata con serietà, promuovendo un clima di rispetto e protezione per chi svolge un ruolo cruciale nel garantire l’informazione ai cittadini.

Responsabilità per l’assalto

In merito ai 30 individui identificati come responsabili dell’assalto, si auspica che vengano chiamati a rispondere dei danni causati. Si suggerisce che, in caso di assenza di reddito, si possa procedere al sequestro dei loro patrimoni, oltre all’avvio di un procedimento penale. Questa misura rappresenterebbe un passo necessario per garantire giustizia e responsabilità per atti di violenza contro la libertà di stampa.

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