La Corea del Nord e il crescente rischio di proliferazione nucleare nel mondo

Rosita Ponti

Dicembre 5, 2025

La Corea del Nord sta intensificando il proprio complesso militare-industriale, ampliando i propri arsenali e le capacità missilistiche grazie anche alla collaborazione con Russia e Cina. Nonostante le sanzioni internazionali, il regime di Pyongyang riesce a sfruttare reti globali e intermediari per ottenere tecnologia e componenti occidentali. La produzione di armi è diventata un elemento cruciale nel contesto geopolitico, alimentando nuove alleanze e mercati paralleli. Questo sviluppo contribuisce ad aumentare l’instabilità regionale e presenta rischi che si estendono ben oltre i confini asiatici.

Con il generale Cristadoro, approfondiamo questo complesso e pericoloso scenario.

Contesto e struttura del sistema militare-industriale nordcoreano

La Corea del Nord è dotata di un sistema industriale militare altamente occultato e sotterraneo. La questione cruciale è se questa infrastruttura possa garantire una produzione continua anche sotto attacco o pressione internazionale. Le sanzioni, come noto, sono utilizzate per esercitare pressioni economiche in situazioni di conflitto. Nel caso della Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC), il conflitto ruota attorno ai programmi di produzione di armi nucleari e sistemi missilistici, che costituiscono una minaccia per gli stati vicini. Tra il 2012 e il 2019, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato otto risoluzioni sanzionatorie contro Pyongyang per i test missilistici e nucleari. Nonostante gli sforzi diplomatici, non si è giunti a un accordo di denuclearizzazione né alla revoca delle sanzioni.

In un regime dittatoriale come quello di Kim Jong-un, le sanzioni non agiscono come deterrente, ma possono stimolare una reazione di resistenza. Attraverso la teoria del “selettorato” proposta da Bruce Bueno de Mesquita e Alastair Smith, si ipotizza che il regime nordcoreano possa decidere di mantenere la lealtà delle élite, riducendo gli investimenti nella produzione di armi nucleari. La Legge sulla Gestione della Città di Pyongyang (2014) è un esempio di come il regime privilegi i residenti della capitale, garantendo loro accesso a risorse vitali. Nonostante le pressioni esterne, il regime ha mantenuto la sua stabilità, premiando le élite e compromettendo l’allocazione delle risorse.

La collaborazione con la Russia ha portato a un cambiamento significativo nella produzione militare nordcoreana, con trasferimenti di tecnologia che hanno ampliato le capacità di armamento. Secondo esperti sudcoreani, l’attuale approccio della Corea del Nord si è evoluto per includere la modernizzazione dei sistemi d’arma convenzionali e l’integrazione di tecnologie avanzate. Tuttavia, la condivisione di conoscenze militari con la Corea del Nord rimane illegale secondo le normative delle Nazioni Unite.

Espansione della produzione di armi e rischi per la stabilità regionale

L’aumento della produzione di armi da parte della RPDC rappresenta una minaccia non solo per la penisola coreana, ma per l’intera regione indo-pacifica. Pyongyang continua a modernizzare il proprio arsenale nucleare, con stime che suggeriscono la possibilità di disporre di materiale fissile sufficiente per costruire fino a novanta testate nucleari, sebbene ne siano assemblate circa cinquanta. Il regime sta anche diversificando e potenziando la propria forza missilistica, producendo una varietà di missili con gittate diverse. I missili a corto raggio, come l’Hwasong-5, possono colpire la Corea del Sud, mentre i missili a medio raggio, come l’Hwasong-7 e Hwasong-9, possono raggiungere il Giappone. I missili balistici intercontinentali, come l’Hwasong-18 e Hwasong-19, potrebbero teoricamente colpire il territorio degli Stati Uniti. Questo sviluppo ha un impatto significativo sulla stabilità regionale e compromette gli sforzi internazionali di non proliferazione.

Il ruolo della Russia: acceleratore tecnologico e politico

Dopo il 2022, la cooperazione tra Corea del Nord e Russia ha subito un’accelerazione, portando a un notevole miglioramento nell’industria bellica nordcoreana. Con l’inizio della guerra in Ucraina, Pyongyang ha intensificato la propria collaborazione tecnico-militare con Mosca. Secondo il Korean Institute for Defense Analysis (KIDA), il sostegno militare fornito dalla RPDC alla Russia ha generato investimenti per oltre 20 miliardi di dollari, principalmente attraverso la fornitura di munizioni. La Corea del Nord scambia proiettili e missili con armi russe moderne, rafforzando così il proprio complesso militare-industriale.

La Russia ha già fornito a Pyongyang sistemi missilistici antiaerei e radar per la difesa aerea. È probabile che Mosca fornisca anche tecnologia avanzata per testate nucleari e missili balistici intercontinentali. Tuttavia, la cooperazione tra i due paesi è vista come opportunistica, legata alle circostanze attuali. La Russia, insieme alla Cina, sostiene la Corea del Nord al Consiglio di Sicurezza, bloccando le sanzioni. Le relazioni tra i due stati si sono intensificate, con incontri tra i leader nel 2023 e nel 2024, durante i quali sono stati celebrati i legami storici tra le due nazioni.

Il ruolo della Cina: supporto economico e logistico

La Cina continua a essere un pilastro economico per la Corea del Nord, fornendo supporto logistico e materiali essenziali. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, Pyongyang ha mantenuto relazioni strette con Pechino, che è diventata il suo principale benefattore. Tuttavia, l’emergere della Russia come nuovo alleato ha complicato il panorama. La Cina percepisce la situazione attuale come una forma di ingratitudine da parte della Corea del Nord, la quale sembra cercare di ottenere vantaggi da entrambi i lati.

Pechino, quindi, guarda alla RPDC come a uno strumento strategico nel confronto con gli Stati Uniti, piuttosto che come a un semplice alleato. Questo cambiamento di dinamiche potrebbe influenzare le scelte future della Cina riguardo al supporto a Pyongyang.

Il nodo critico delle componenti occidentali

La presenza di componenti occidentali nei missili nordcoreani solleva interrogativi sulla vulnerabilità delle catene di distribuzione globali. Nonostante le sanzioni, diverse aziende occidentali risultano coinvolte nella fornitura di componentistica per missili. Secondo rapporti, nel 2024 la Russia ha utilizzato missili nordcoreani con circuiti prodotti in Occidente. Un’indagine ha rivelato che i componenti essenziali per i missili nordcoreani provengono da produttori situati in vari paesi occidentali.

È evidente che il controllo delle esportazioni è insufficiente e che le aziende non mostrano interesse nel monitorare i propri distributori. Per contrastare il commercio illecito, è necessario un intervento deciso da parte dei decisori politici per migliorare la regolamentazione delle società di distribuzione e garantire il rispetto delle sanzioni.

Effetti interni e conseguenze geopolitiche

I test nucleari effettuati presso il sito di Punggye-ri hanno avuto gravi conseguenze sanitarie per la popolazione locale, con residenti che soffrono di esposizione alle radiazioni e alti tassi di malattie. Tuttavia, la salute dei cittadini sembra non essere una priorità per il regime di Kim Jong-un. La produzione bellica è diventata una “moneta di scambio” per Pyongyang, portando a una rete commerciale di armi che cerca di aggirare le sanzioni.

La Corea del Nord ha storicamente utilizzato società di facciata per il commercio illecito di armi, mirando a paesi come Myanmar, Iran e Siria. Con l’attuale contesto geopolitico, Pyongyang sta cercando di espandere la propria rete di vendite di armi, approfittando delle opportunità offerte dalla Russia e da altri regimi isolati.

Implicazioni strategiche e scenari futuri

La cooperazione con Mosca ha portato a Pyongyang miliardi di dollari e nuove tecnologie, aumentando il rischio che la Corea del Nord diventi una potenza missilistica capace di destabilizzare gli equilibri globali. I missili Hwasong-20, presentati durante una recente parata, rappresentano una potenziale minaccia per gli Stati Uniti. La possibilità di sviluppare testate multiple aumenta ulteriormente il rischio di attacchi simultanei e difficili da intercettare.

Guardando al futuro, la convergenza tra Russia, Corea del Nord e Cina potrebbe rappresentare un blocco militare emergente, ma le divergenze tra Pechino e Mosca riguardo al programma nucleare nordcoreano potrebbero ostacolare una cooperazione duratura. Mentre la Russia sembra sostenere la Corea del Nord, la Cina è meno propensa a intraprendere una cooperazione militare su larga scala, temendo escalation con gli Stati Uniti e i suoi alleati.

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