Melanoma: una nuova molecola potenzia l’immunoterapia prima dell’intervento

Veronica Robinson

Dicembre 5, 2025

Un innovativo approccio terapeutico sta prendendo forma all’Istituto Nazionale Tumori Fondazione ‘G. Pascale’ di Napoli. Il 12 marzo 2025, è stato avviato lo studio Neo-Cyt, che punta a sfruttare un booster pre-intervento per attivare una reazione immunitaria intensa contro il melanoma, il tumore della pelle più aggressivo. Questo progetto è frutto della collaborazione tra la biotech canadese Medicenna e la Fondazione Melanoma Onlus. La molecola al centro del trial è la Mdna11, una forma ingegnerizzata di Interleuchina-2 (Il-2), una citochina nota per il suo ruolo nella stimolazione del sistema immunitario.

La molecola Mdna11 e il suo funzionamento

A differenza delle versioni precedenti di Il-2, la Mdna11 è stata progettata per attivare in modo selettivo le cellule T Cd8+, note come “killer” del sistema immunitario, e le cellule Natural Killer (Nk). Questa selettività permette di massimizzare l’attacco al cancro, riducendo al contempo gli effetti collaterali associati a trattamenti meno mirati. La nuova strategia terapeutica potrebbe rappresentare una svolta significativa nella lotta contro il melanoma in stadio avanzato, offrendo ai pazienti una possibilità di trattamento più efficace e con minori complicazioni.

Il melanoma, in particolare quando si trova in stadio avanzato, presenta sfide notevoli per i medici e i ricercatori. La recidiva del tumore è una preoccupazione costante, specialmente nei pazienti con melanoma resecabile al terzo stadio. La Mdna11, somministrata come trattamento neoadiuvante prima dell’intervento chirurgico, potrebbe potenziare l’immunità antitumorale, sfruttando il fatto che il microambiente tumorale è ancora intatto. Questo approccio mira a scatenare una risposta immunitaria più robusta e completa, con l’obiettivo di eliminare anche micro-metastasi che non possono essere rilevate attraverso le tecniche diagnostiche tradizionali.

Il contesto dello studio e le aspettative

Durante la XVI edizione del Melanoma Bridge e della XI edizione dell’Immunotherapy e Melanoma Bridge, tenutisi a Napoli, il professor Paolo Ascierto, figura di spicco nel campo dell’oncologia, ha fornito aggiornamenti sullo stato dello studio. Ascierto, che è anche presidente della Fondazione Melanoma Onlus e direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative presso l’Istituto Pascale, ha spiegato che attualmente è in corso l’arruolamento dei pazienti per il trial.

La terapia adiuvante standard, somministrata dopo l’intervento chirurgico, ha mostrato limiti significativi, con molti pazienti che presentano recidive entro due anni dall’operazione. Le evidenze recenti suggeriscono che l’immunoterapia neoadiuvante, somministrata prima dell’intervento, può risultare più efficace. La strategia proposta con la Mdna11, combinata con altre terapie immunologiche già consolidate, rappresenta un passo avanti nella ricerca contro il melanoma, con l’obiettivo di migliorare le prospettive di sopravvivenza per i pazienti affetti da questa malattia.

Il potenziale di questa nuova terapia potrebbe non solo cambiare le dinamiche del trattamento del melanoma, ma anche influenzare la ricerca futura in ambito oncologico, aprendo la strada a ulteriori studi e scoperte nel campo dell’immunoterapia.

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