Sanità: Annicchiarico presenta nuovi modelli organizzativi per il Veneto

Veronica Robinson

Dicembre 5, 2025

Il 5 dicembre 2025, a Roma, il direttore generale dell’Area Sanità e Sociale della Regione Veneto, Massimo Annicchiarico, ha discusso la necessità di elevare gli standard e i risultati nel settore sanitario. Durante la presentazione del report intitolato “La programmazione sanitaria per l’equità”, redatto dall’organizzazione Salutequità, Annicchiarico ha enfatizzato l’importanza di bilanciare l’adozione di modelli organizzativi con la garanzia di equità per tutti i cittadini.

La centralità degli standard sanitari

Annicchiarico ha dichiarato che è essenziale concentrarsi su standard e risultati, evidenziando anche l’importanza di modelli organizzativi flessibili. Secondo il direttore, non tutte le Regioni possono adottare approcci uniformi, ma molte hanno già dimostrato di saper implementare strategie differenziate per raggiungere obiettivi di equità. Questo approccio è fondamentale per affrontare le specificità locali e rispondere con maggiore efficacia alle esigenze dei cittadini. La necessità di personalizzare le strategie sanitarie si rivela cruciale, poiché ogni Regione presenta caratteristiche uniche e sfide particolari. L’adozione di pratiche diversificate permette di ottimizzare le risorse e migliorare l’accesso ai servizi per tutti, senza lasciare indietro nessuno.

Il report di Salutequità

Il documento “La programmazione sanitaria per l’equità” si configura come un’iniziativa significativa, mirata ad analizzare e migliorare l’accesso ai servizi sanitari in modo equo. Attraverso un’attenta analisi dei dati, il report propone strategie e modelli che le Regioni possono adottare per garantire una distribuzione più giusta delle risorse sanitarie. Annicchiarico ha sottolineato che la programmazione sanitaria deve considerare le diversità territoriali e le esigenze specifiche delle comunità. La capacità di adattarsi alle diverse realtà locali è fondamentale per promuovere una sanità che sia realmente al servizio di tutti. La proposta di modelli flessibili e adattabili è quindi un passo verso un sistema sanitario più inclusivo e accessibile.

Prospettive future

Rivolgendosi al futuro, il direttore generale ha manifestato l’auspicio che le Regioni possano collaborare per condividere buone pratiche e strategie efficaci. La creazione di un sistema sanitario più equo richiede un impegno collettivo e la disponibilità a imparare dalle esperienze altrui. L’obiettivo finale è garantire che ogni cittadino, indipendentemente dalla propria posizione geografica o livello socioeconomico, possa accedere a servizi sanitari di qualità. L’evento di Roma ha rappresentato un’importante opportunità di scambio tra esperti e operatori del settore, evidenziando l’importanza di un approccio collaborativo per affrontare le sfide della sanità pubblica in Italia. La sinergia tra le diverse Regioni potrà contribuire a sviluppare un sistema sanitario più robusto e capace di rispondere adeguatamente alle esigenze della popolazione.

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