La tensione e l’angoscia che hanno avvolto la comunità di Nardò si sono trasformate in un immenso sollievo giovedì 4 dicembre 2025, quando è stata ritrovata viva Tatiana Tramacere, la studentessa universitaria scomparsa il 24 novembre. Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 21, nella mansarda di Dragos Ioan Gheormescu, l’ultimo a vederla. Attualmente, Tatiana si trova in ospedale per accertamenti, ponendo fine a giorni di preoccupazione per la sua famiglia e i suoi amici.
Un colpo di scena inaspettato ha caratterizzato la serata, poiché prima del ritrovamento si era diffusa la notizia, poi smentita dalle autorità , che la giovane fosse stata rinvenuta senza vita nelle campagne di Galatone. Questo ha generato momenti di grande tensione, con centinaia di persone che si sono radunate davanti all’abitazione di Gheormescu, dove si vociferava avesse confessato. Il fratello di Tatiana, Vladimir, un alpino, ha cercato di placare gli animi, mentre la notizia del ritrovamento ha scatenato un caloroso applauso tra i presenti.
Il primo a riabbracciare Tatiana è stato proprio Vladimir, che è stato fatto entrare nell’abitazione. La studentessa è uscita scortata dai carabinieri, attraversando alcuni terrazzini, dato che la casa non presenta uscite posteriori. Gli investigatori stanno cercando di chiarire se Tatiana abbia mai lasciato la mansarda, dove sembra sia rimasta durante la sua assenza. Tra le ipotesi che si stanno considerando c’è quella di un allontanamento volontario.
Le indagini e le ricerche
Le indagini sono state condotte dai carabinieri, sotto la supervisione della Procura di Lecce, che ha esaminato attentamente le ultime ore prima della scomparsa di Tatiana. Gli inquirenti hanno analizzato le immagini delle telecamere di sorveglianza, le chat e i tabulati telefonici, compresi quelli di Gheormescu, che inizialmente era stato sentito come persona informata sui fatti. Il suo telefono è stato sequestrato per ulteriori accertamenti.
Attualmente non è chiaro se la studentessa si sia allontanata volontariamente o se sia stata trattenuta contro la sua volontà . Gli inquirenti hanno sottolineato che, mentre Dragos non era presente, Tatiana aveva la libertà di muoversi all’interno dell’abitazione. Gheormescu è formalmente indagato per istigazione al suicidio, ma se dovessero emergere elementi di un possibile sequestro, le accuse potrebbero cambiare.
Il racconto di Dragos Gheormescu
Dragos Gheormescu, l’amico di Tatiana, è stato l’ultimo a incontrarla prima della sua scomparsa. Durante un’intervista con il programma “Chi l’ha visto?”, ha descritto un incontro avvenuto in un parco, dove i due avrebbero avuto un piccolo litigio, ma nulla di grave. La Procura ha aperto un’inchiesta a suo carico per istigazione al suicidio, portando i carabinieri del raggruppamento Ris a perquisire la sua mansarda, non lontana dalla casa di Tatiana, dove è stata successivamente trovata.
La dinamica della scomparsa
Secondo le ricostruzioni, il 24 novembre Tatiana avrebbe incontrato Dragos in un parco vicino alla sua abitazione. I due avrebbero discusso di un viaggio che la studentessa doveva intraprendere verso Brescia per incontrare il suo ex fidanzato. Dragos ha affermato di essersi offerto di accompagnarla, ma Tatiana non è mai salita sul bus. Dopo quell’incontro, la giovane ha fatto perdere le proprie tracce e il suo telefono è risultato spento.
Le ipotesi sull’allontanamento
Tatiana, studentessa di Filosofia, era attiva sui social media, dove condivideva poesie e riflessioni con i suoi oltre 54.000 follower. In passato, si era già allontanata per brevi periodi, il che ha indotto i genitori a attendere quattro giorni prima di presentare denuncia di scomparsa. Non si esclude che, insieme a Dragos, possa aver architettato un allontanamento volontario, come suggerito dallo zio della ragazza. Sembra che Tatiana potesse muoversi liberamente nell’abitazione di Dragos quando lui non era presente, alimentando l’ipotesi che avesse cercato “ospitalità ” presso l’amico.
I protagonisti della vicenda
Tatiana Tramacere, adottata da una famiglia di Nardò, è una studentessa di Filosofia e Psicologia. Dragos Gheormescu, originario della Romania, è giunto in Puglia da bambino e ha costruito un percorso di studi brillante, lavorando in un’officina e in un pub locale. La loro amicizia era nota, ma rimane da chiarire la natura del loro rapporto nei giorni precedenti alla scomparsa.
Le parole del padre di Tatiana
Il padre di Tatiana ha descritto il ritrovamento della figlia come un “regalo di Natale”. Ha espresso la sua gioia per il ritorno della giovane, senza rilasciare commenti riguardo a Dragos Gheormescu, sottolineando che le indagini proseguono per determinare eventuali responsabilità .
